UNA FIRMA CONTRO L’OMOFOBIA E LE DISCRIMINAZIONI DI GENERE


A Sinistra Ragusa sostiene la PETIZIONE di AGEDO e delle altre associazioni LGBT per la prevenzione e il contrasto alle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.

Il ministero della pubblica istruzione ha finalmente riconosciuto che esiste un solo modo per affrontare queste discriminazioni e queste violenze: combattere gli stereotipi culturali da cui si originano, insegnando che la differenza è un valore e che non esistono modelli “superiori” di famiglia o di persona.

La scuola pubblica, così come è stata delineata dalla nostra Costituzione, rappresenta il luogo privilegiato in cui riconoscere il diritto di tutti ad essere sostenuti nel cammino verso “il pieno sviluppo della persona umana”, attraverso la rimozione degli “ostacoli di ordine economico e sociale”, che limitano di fatto “la libertà e l’uguaglianza dei cittadini”. Purtroppo in Italia per molti ragazzi e molte ragazze omosessuali, lesbiche e transessuali la scuola non è un luogo sicuro. Anzi, la scuola può rappresentare il luogo in cui essere se stessi significa essere esposti all’insulto, allo sberleffo, all’isolamento. Un luogo in cui si impara a proprie spese che è meglio nascondersi per evitare violenza, bullismo, emarginazione. Un luogo in cui è difficile anche chiedere aiuto perché significa esporsi, con il rischio di esser deriso invece che aiutato e capito.

Purtroppo in questi ultimi tempi sembra essersi acceso un fuoco incrociato contro chi sta cercando di combattere l’omofobia e la transfobia: movimenti politici, associazioni, integralisti cattolici, sentinelle in piedi e compagnia cantante fanno campagne martellanti per impedire che nelle scuole si parli di quello che loro definiscono addirittura contro natura.

Nei progetti educativi scolastici contro l’omofobia e il sessismo i bambini imparano invece che nessuno di loro sarà considerato anormale o inferiore per il suo genere o per i suoi orientamenti sessuali e che quello che chiamiamo famiglia è un sodalizio costruito sull’amore, non sulla genitorialità. Questo non farà come d’incanto dei nostri figli degli omosessuali, ma forse li renderà più rispettosi di tutte le differenze e le diversità e più forti nel pretendere il rispetto della propria.

Le prese di posizione (anche nella nostra provincia) con cui si vuole impedire ogni tipo di insegnamento contro le discriminazioni di genere dimostrano purtroppo che le intenzioni di questa gente sono quelle di impedire a tutti l’accesso a questo bagaglio di rispetto.

Qualcuno si stupisce, ma la scuola può e deve insegnare ai nostri figli anche cose che noi genitori non condividiamo e lo deve poter fare anche contro il nostro parere. Su questo assunto c’è poco da storcere il naso, succede tutti i giorni. I nostri figli studieranno che è esistito lo sterminio degli ebrei, degli zingari e degli omosessuali anche se noi pensiamo che sia stata tutta un’invenzione. Qualcuno insegnerà loro le teorie di Darwin anche se noi genitori la pensiamo in modo diverso e crediamo fin da bambini che il mondo sia nato in sette giorni per mano divina. Impareranno le lingue anche se noi genitori non le parliamo.  Leggeranno i testi di Platone e Cicerone anche se se il loro padre o la loro madre sono soliti leggere solo giornali sportivi o riviste di gossip. Avranno compagne e compagni di banco obesi, tatuati, con i capelli neri, con i capelli biondi, benestanti, figli di migranti, pettinati, spettinati, con la riga nel mezzo o con le treccine colorate. Incontreranno il mondo in tutta la sua diversità e impareranno a rispettarla da pari, senza sentirsi migliori o peggiori di nessuno.

È a questo che serve la scuola ed è per questo che è educativa.

In un Paese in cui le persone continuano ad essere discriminate per il loro orientamento sessuale e per il loro genere, la battaglia sarà vinta solo quando ad essere considerata un insulto sarà la parola “omofobo”, non la parola “omosessuale”.

Si può firmare la petizione presso il Cinema Lumiere (durante ore spettacoli) e presso la sede di A Sinistra Ragusa e dell’Unione Sindacale di Base in via Amendola 29 a Ragusa.

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