È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“UN UOMO QUALUNQUE” DI ROSELINA SALEMI REGIA DI ERIKA BARRESI
07 Gen 2015 18:40
Sabato 10 (ore 21.00) e domenica 11 gennaio 2015 (ore 18.00), presso Teatro Piccolo Palcoscenico di Modica (sito in Contrada Musebba, zona Commerciale, vicino Centro Commerciale “La Fortezza”), il Gruppo Teatro Onda, in sinergia con Ass. Cult. Materiali Vari, metterà in scena “Un uomo qualunque” liberamente tratto dal romanzo “Il nome di Marina” di Roselina Salemi, con Francesco Di Lorenzo, musiche del M° Joe Schittino, scene e costumi di Stefania Garro. Al violino Daniele Rametta. Regia di Erika Barresi.
UN UOMO QUALUNQUE racconta la storia di Marina di Melilli distrutta dall’industrializzazione degli anni ’70 e ’80. Ricomponendone la storia sparsa tra fatti di cronaca e complicate lungaggini giudiziarie, traendo liberamente spunto e ispirati dal romanzo “Il nome di Marina” di Roselina Salemi, Francesco Di Lorenzo e la regista Erika Barresi ci consegnano un monologo denso di una forza e di un coraggio ormai memoria e non più realtà del nostro popolo. Questo testo si identifica con il protagonista e con il personaggio summa di diversi personaggi che ne costruiscono una costellazione popolata e varia. Tutto per vivere e far vivere allo spettatore da un solo punto di vista questa drammatica ed emblematica storia di vigliaccheria, cecità e violenza, mista ad una sadica ironia della sorte che decise, e tutt’oggi sceglie, la vita di un intera parte di questa regione.
La scelta che costò il progresso a Marina di Melilli. Se non un atto di accusa contro le catastrofi ambientali prodotte dall’insediamento industriale nel triangolo Augusta-Melilli-Priolo, questo lavoro rimane un mattone con su scritto “Marina è nostra”. Il monologo è un racconto in prima persona che guarda una stanza devastata dalla spasmodica ricerca di una verità che spaventa, cassetti e documenti, fotografie e risa, una serie di aneddoti e di una lenta e logorante fede nelle proprie idee e nella propria dignità di uomo e cittadino.
Info e prenotazioni 338.2427701
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