SWING ENSEMBLE & JJ DADDY LIVE

 Gli SWING ENSEMBLE & JJ DADDY  si esibiranno insieme in uno show unico dal sapore tipicamente vintage, nostalgico ed allo stesso tempo divertente, riportando gli spettatori all’epoca d’oro dello Swing Italiano ed Americano, dai grandi brani del Trio Lescano, al Quartetto Cetra, fino alla musica Jive and Rockabilly anni 50 !

 

CAST

Francesca Ferreri e Marta Favarò, soprani

Valentina Miserendino, mezzosoprano

Fabrizio Corona, tenore

Giovanni Giordano, piano e voce

Piergiorgio Carbone, contrabbasso

Giorgio Stassi, batteria

 

Il cast che si propone è formato da cantanti e musicisti provenienti dal Conservatorio di Musica “V. Bellini” di Palermo.

Lo spettacolo è una panoramica delle canzoni del ventennio fascista e del secondo dopoguerra (anni 1930 fino al 1950): le più celebri melodie degli anni ’30, ’40 e ’50, composte da autori quali Bixio, D’Anzi, Rossi, Kramer, Rabagliati, Nisa, Cherubini e i celeberrimi brani interpretati dal Trio Lescano insieme a Natalino Otto fino al Quartetto Cetra. Gli anni ’30 e i primi anni ’40 sono caratterizzati da canzoni popolari suddivise in precisi filoni: canzoni d’amore, canzoni della radio, le canzoni d’allegria e non sense che cercavano di alleggerire gli animi turbati a causa degli orrori della guerra, le canzoni che esaltavano la vita all’aria aperta e gli sport.

Buona parte del concerto è dedicato alle indimenticabili sorelle olandesi, Caterinetta, Giuditta e Sandra Leschan ed ai loro più noti motivetti. La censura fascista esaminava scrupolosamente i testi di ogni brano musicale alla continua ricerca di allusioni, messaggi cifrati e piani sovversivi.

 

 

Ne fece le spese anche il tanto amato Trio Lescano: le tre ragazze, dapprima fiore all’occhiello dello star system, poi “osservate speciali” del regime, con la promulgazione delle leggi razziali passarono un brutto momento a causa delle loro origini ebree riuscendo, con un po’ di fortuna, a cavarsela.  Il resto del concerto volgerà lo sguardo alle canzoni della radio e al nostalgico ricordo per la spensierata euforia di “quel motivetto” da canticchiare e che… ci piaceva tanto.

 

 

Curriculum Swing Ensemble

 

Gli Swing Ensemble, nati nella loro formazione attuale intorno al 2011, si propongono di riproporre con garbo e divertimento il repertorio, italiano e non, tratto dalle sonorità degli anni ‘30 e ’40, ispirandosi a celebri gruppi quali il Trio Leschan o il quartetto Cetra.

La formazione è composta da due Soprani palermitani, Marta Favarò e Francesca Ferreri, dal mezzosoprano Valentina Miserendino e dal tenore Fabrizio Corona. L’opportunità del primo incontro delle tre cantanti avviene intorno al 2010, in occasione di un concerto dedicato agli anni della “Canzonetta” e al mitico Trio Lescano, per l’Ass. A. Tasca Filangeri di Cutò di Palermo.

La “divertente avventura” dal gusto retrò continua per altre circostanze.. diversi concerti per l’Associazione sopracitata e per il Circuito del Mito (Regione Sicilia).

Nell’Ottobre del 2011 le cantanti sono invitate ad una serata rievocativa del Trio Lescano al Circolo degli Ufficiali di Palermo. Ne sono le protagoniste con l’ultimo elemento del Trio originale, la Sig.ra Maria Bria. La serata e l’incontro vengono immortalati in un’intervista alle ragazze e due servizi televisivi, dalla storica rete TVM e dall’agenzia Tv News, entrambe di Palermo.

Nel Dicembre 2011 segue un concerto per la rassegna della nuova Accademia Musicale di Carini (Pa).

In tutto il 2012, gli Swing Ensemble sono invitati ad esibirsi da diversi Enti ed interessanti realtà musicali della Sicilia: gli Amici della Musica di Termini Imerese, di Alcamo, il Teatro Lelio di Palermo,  il Leo Club di Partinico, il Comune di Palermo, il Comune di Monreale.

Ultime ma non ultime le collaborazioni con la Band siciliana dei Jumpin’up.

Nel Dicembre 2012 sono stati inseriti nel sito dedicato interamente alle Lescano e ai Trii vocali che hanno fatto la storia su questa scia.

Nel 2014 hanno riscosso notevole successo al Teatro Al Massimo di Palermo.

Punto di forza del gruppo,  l’autoironia,  la giocosità e la voglia di portare sulla scena non un’imitazione del passato, ma una riproposizione che non mette mai da parte la loro forte personalità e la seria dedizione a questo lavoro.

 

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