RETTIFICA DEI FRATELLI DIPASQUALE

01 Feb 2015 17:16

Con la presente, io sottoscritto avv. Donato Grande, in nome e per conto di Villa Di Pasquale srl e dei soci Enzo e Ciccio Di Pasquale, richiedo formale smentita della notizia riportata in epigrafe.

            Preliminarmente contesto siccome illegittimo ed illecito, anche sotto il profilo deontologico, che venga pubblicato un articolo riguardante un’avviata attività commerciale, senza che si sia nemmeno timidamente cercato di contattare, anche per le vie brevi, i soggetti, persona giuridica e persone fisiche, diretti interessati. Nè trattasi di persone sconosciute o irreperibili, ma al contrario apprezzati, stimati e famosi pasticcieri ragusani, da oltre mezzo secolo conosciuti da tutti nella persona e nella loro stabile ubicazione del Bar di corso Vittorio Veneto.

            Sarebbe invero bastata una telefonata per ricevere, già allora, una secca smentita su voci (oggi si direbbe rumors piuttosto che gossip) assolutamente infondate e nemmeno degne di essere pubblicate sulla “Gazzetta del Pettegolezzo”.

            Nulla di quanto è stato scritto in detto articolo risponde a verità. La sala Villa Di Pasquale NON E’ STATA CEDUTA. Questo  il solo dato di fatto. Al 31 dicembre è cessata la gestione data in affitto e la sala riaprirà nel suo splendore di sempre in primavera.

            Considero semmai grave, sotto l’aspetto commerciale, il fatto che siano state messe in giro e purtroppo raccolte da parte della stampa, voci circa la cessione, specie rivolta ai cinesi che – con tutto il rispetto per il grande paese di Confucio – oggi vengono associati alla produzione di massa e non certo a quella di qualità, per la quale invece i fratelli Di Pasquale sono conosciuti e premiati. Sarebbe gravissimo se dietro a tali insinuazioni, false e tendenziose, si celasse un torbido tentativo di diminuirne il valore di avviamento, distogliendo la clientela.

            La Villa Di Pasquale srl ed i suoi soci riservano azione legale risarcitoria per quanto già riportato in tema di danno all’immagine e per le eventuali ricadute economiche.