È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
OLTRE LA PROPAGANDA, LA REALTÀ
07 Feb 2015 15:06
A Ragusa si pagherà, per la prima volta e con effetto retroattivo, L’IMU AGRICOLA. Terreni calcolati con un ricalcolo del 25 % e poi, il moltiplicatore per 135. Pagamento entro il 10 febbraio 2015.
A Ragusa, ogni giorno, veniamo tempestati di comunicati in cui si parla di animali domestici, di pulci e di sesso degli angeli e nessuno, di questi ‘comunicatori’, sente il bisogno di stare nella realtà e resistere all’ennesima vessazione a carico dei Cittadini.
In seguito al Consiglio dei Ministri del 23/01/2015 durato 20 minuti è stato varato il D.L. n. 4 del 24/01/2015 che, di fatto, fa pagare ai Cittadini dei Comuni parzialmente montani l’Imu per i terreni agricoli. Abbiamo assistito ad un ‘balletto’ tragico e vergognoso. Prima con il D.I. del 28/11/2014 pubblicato nella G.U.R.I. n. 284 del 6/12/2014 che eliminando ai Comuni i trasferimenti dovuti per il fondo di solidarietà ha inteso far ‘compensare’ le minori entrate con l’introduzione dell’IMU agricola. Imposta che doveva essere pagata entro il 16 dicembre 2014.
I Comuni si sono ritrovati, dopo avere approvato i propri bilanci a luglio ed effettuato eventuali variazioni ed assestamenti di bilancio a settembre o ottobre, a non avere le entrate statali previste in bilancio. Il decreto del 28 novembre 2014 è stato un vero capolavoro di irragionevolezza, illegittimità e prepotenza. Una illogica classificazione basata sull’altitudine nella quale si trovava la sede comunale che non pagava l’IMU solo se situata oltre i 600 metri e poi questa vergogonosa imposizione, fuori da ogni dettame Costituzionale, dell’imposizione retroattiva. Lo stesso giorno nel quale si doveva pagare, il 16 dicembre 2014, il governo, emana un altro decreto. Fioccano i ricorsi da parte delle Anci regionali e da parte di molti Comuni, compreso Ragusa e fioccano anche le sospensive concesse dalle diverse sezioni del TAR.
Il Governo risponde con il D.L. del 24 gennaio 2015 e grava l’IMU Agricola su parte dei Comuni con scadenza di pagamento per il 10 febbraio 2015. In un sol colpo, il governo del ‘democratico’ Renzi annulla la possibilità di ricorrere alla giustizia amministrativa. Bizzarra poi la parte delle esenzioni, per i comuni parzialmente svantaggiati, i Coltivatori diretti che danno in affitto ad altri Coltivatori diretti. Una contraddizione in termini, altra confusione ed ingiustizia perché chiunque oggi coltivi la terra e produca, dagli ortaggi al frumento, dovrebbe essere ‘premiato’ e non certo, ulteriormente, penalizzato. Gravissimi saranno le conseguenze per i Comuni a vocazione agricol. In provincia di Ragusa, non pagheranno solo i Comuni totalmente montani, il resto dovrà pagare. L’ennesimo balzello su una Agricoltura già in ginocchio per i costi di produzione superiori ai ricavi, per condizioni climatiche sempre più dannose sul normale equilibrio della natura e per i Governi populisti e demagoghi.
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