MA LA FESTA DELLA DONNA SI FESTEGGIA SOLO L’8 MARZO O SI DOVREBBE FESTEGGIARE TUTTO L’ANNO?

Una domanda a cui ognuno dà una risposta immediata e ,magari, secondo i luoghi comuni, che la vedono  come la soluzione ai problemi femminili.

Dai dati ISTAT , si nota che le donne vengono pagate meno degli uomini  e questo tutto l’anno.

 La posizione femminile è al 69 posto su 142 Paesi. Per La valorizzazione politica l’Italia è al 37 posto, per l’istruzione al 62 posto, per la salute è al 70 posto, per la partecipazione e opportunità economiche al 114 posto. Il divario, quindi, è notevole tra i due generi.

Inoltre, 450 euro dividono uomini e donne. Il divario è del 45%. I dati dell’ Euroistat,  ci fanno intuire che sinceramente la questione è aperta e non risolta.

Basta una festa a risolvere il divario?

 In Marocco, la donna viene esposta durante la cerimonia nuziale e, poi, chiusa in casa tra le donne e i figli, in Tunisia al confine con l’Algeria la donna viene coperta da un manto nero con una sola apertura all’altezza dell’occhio per non cadere e i figli non conoscono la fisionomia della madre, in Afghanistan  vengono coperte dal burka . Gli esempi sono tanti!

Basta una festa ad affrontare la questione donna, in Italia come nel Mediterraneo?

Sappiamo che dire questo verrà  contrastato da chi  difende la festa tout court, ma sinceramente, crediamo che la festa della donna è tutto l’anno nella parità e nella non discriminazione, evitando di creare ghetti femminili!

 

 

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