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“LA POESIA È SÌ BELLEZZA E ARMONIA, ANZI: LA POESIA, LA VERA POESIA È UN DONO DI DIO”
26 Gen 2015 13:14
1) Buongiorno Piero, intanto ti ringrazio per aver accettato l’invito a fare questa intervista. Il tuo esordio teatrale comincia con QUELLI CHE ASPETTANO, ti va di raccontarci di cosa si tratta ?
Quelli Che Aspettano è appunto il mio primo testo teatrale e fu scritto appositamente per l’attore Fortunato Crimi, attore particolarmente eclettico e capocomico della Compagnia di Filodrammatici nata in seno alla famosa Azienda di componenti elettronici Ates di Catania (oggi ha un nome diverso). La commedia è stata rappresentata per la prima volta nel 1976 al Teatro S. Luigi di Catania ed ebbe quasi 1.200 spettatori che ne decretarono subito un commovente ed applauditissimo successo, grazie anche ai temi trattati (la grave crisi economica, (sempre presente ed immutabile) i problemi dell’agricoltura e della nascente industria chimica e metallurgica in Sicilia.) Diverse compagnie siciliane hanno poi ripreso il testo che a
distanza di anni rimane ancora tragicamente attuale…
2) Parliamo del gruppo-spettacolo LA FORBICE .Cosa facevate ?
Il Gruppo Spettacolo LA FORBICE si formò nel 1980 e si sciolse intorno al 1987 per diversi
motivi che qui sarebbe lungo elencare. Noi mettevamo in scena spettacoli di cabaret, facendo
satira politica e di costume, partendo appunto dalla sua forma classica, per approdare poi ad un cabaret di tipo teatrale fortemente voluto da me e poi subito condiviso dal mio coautore Sandro Gaglio che era anche il capocomico e il regista della formazione, composta in origine, oltre che da me, dallo stesso Sandro, da Lucia Mangion, Enzo Guarano, (fenomenale trombettista) Mario Quattrocchi (eccezionale fisarmonicista) e Piero Di Mauro, per poi inserire nel gruppo anche Tiziana Calvagna sostituita successivamente da Grazia Vita.
Il gruppo, famosissimo all’epoca in tutta la Sicilia, grazie anche alle varie apparizioni sulle tante emittenti private (da Antenna Sicilia a Telecolor) ha accompagnato i più importanti artisti italiani e stranieri che hanno presentato spettacoli in Sicilia (da Perez Prado a Pippo Baudo, a Carmen Russo, Leo Gullotta, Ivan Graziani, Bobby Solo, Mino Reitano, I Cugini di Campagna, Natasha Stefanenko, Gigi Sabani, ecc. ecc.);
3) Il tuo primo grande successo teatrale arriva nel 1990 con LE NOZZE DI ARMANDO, ti va di raccontarci di questa tua opera ?
La commedia fu scritta per quell’eclettico e straordinario attore che è Enrico Guarneri (alias Litterio) e sin dalla sua prima messa in scena, avvenuta nel dicembre del 1990 al Teatro Don Bosco di Catania con la Compagnia I Siculi-Azeta, è stata tutto un susseguirsi di successi ed affermazioni e numerose compagnie filodrammatiche siciliane hanno voluto inserirlo nei loro
cartelloni. A distanza di 23 anni il testo, brillante e caustico appare fortemente attuale e alcuni
anni fa l’attrice che impersonava uno dei personaggi più eccentrici e straordinari della commedia (Donna Rachele, la madre… pazza) ha ricevuto a Messina l’ambito Premio Adolfo Celi proprio per l’originalità del suo personaggio e per la sua grande forza drammaturgica….
Sempre con Donna Rachele, mia sorella Maria Juvara (che recentemente ha recitato nel famoso
film di Ficarra e Picone ,Andiamo a quel Paese, oltre ad una bella apparizione in uno sceneg-
giato del Commissario Montalbano) ha ricevuto una vera e propria “standing ovation” sempre
al Teatro Don Bosco di Catania nella passata stagione teatrale per l’ennesima replica voluta dalla
Compagnia del Teatro Stabile di Catania, che ha avuto anche l’onore della presenza dell’attore
professionista Andrea Schilirò che si è cimentato con grande successo nel ruolo del protagonista
Armando Lisi.
4) Nel 1999 scrivi i testi per un programma televisivo dal titolo FORUM SHOW, ce ne vuoi parlare ?
Il programma era in pratica una satira del famoso programma Forum che andava in onda prima sulle reti nazionali, credo Rai Uno o Rai Due, per poi essere ripreso da Canale 5.
Protagonisti indiscussi come ricorderete erano l’esilarante Pippo Barone (l’eterno imputato-vittima), il Giudice integerrimo Jano Indelicato e la bellissima e procace “Giudicessa” (o Vostra Anoressica,come la chiamava Pippo Barone) Anna Maria Spina. Per il grande successo ottenuto (sono state realizzate 80 puntate e 80 repliche) perfino Canale 5 ci ha citato nel suo programma serale Sali e Tabacchi credo nel marzo del 2000. In quel programma c’era persino un nascente e pimpante Fiorello e altri attori che stavano cominciando a darsi da fare in Tv. .
5) Altro tuo grande successo in teatro è TUTTO SUO PADRE (LA FARFALLA E LO SCARABEO) scritto nel 2005 per l’attore Pippo Pattavina. Cosa mi dici di questa opera ?
Ad onor di cronaca, prima di Tutto Suo Padre, un’altra mia commedia, scritta sempre per Enrico Guarneri U CUNTRATTU (Ppi favuri, facitulu masculu!) che tratta lo scottante tema dell’omofobia e del matrimonio gay, e rappresentata per la prima volta nel luglio del 1992 a Giarratana in provincia di Ragusa dalla Compagnia La Giara ha avuto tanto successo e numerosissime rappresentazioni in tutta la Sicilia, scavalcando poi lo Stretto con diverse repliche anche nella bella Calabria, grazie alla Compagnia Teatro di Reggio diretta dal Preside commediografo Enzo Zolea. Il testo sarà presto tradotto in emiliano-romagnolo da Francesco Romano, (di origine mazarese) regista della Compagnia L’Allegra Combriccola di Borgonovo Val Tidona (Re).
La commedia Tutto Suo Padre! che tratta il delicatissimo tema dell’autismo, ma dove non manca il fascino del mistero e della magia, – (la farfalla e lo scarabeo sono il tatuaggio che ha la giovane coprotagonista della commedia, ma è anche un misterioso e antico gioiello di famiglia che è scomparso e poi ricompare all’improvviso) – invece, è stata rappresentata con buon successo di pubblico e di critica in prima nazionale al Teatro Civico di Monte S. Pietro (Bologna) da una compagnia di filodrammatici emiliani, dopo essere andata in finale nella Prima Edizione del Premio per Lavori Inediti “L. Cherubini” di Macerata nel 2007, e sarà al più presto inserita in cartellone qui a Catania dalla Compagnia Malaparte diretta da Fabio Casà. La compagnia Malaparte, che tu ben conosci, ha invece rappresentato recentemente con convincente successo una mia nuova commedia, CHI SI ACCONTENTA… GODE?, tragicamente attuale per i temi trattati, come la grave crisi di oggi, l’immigrazione clandestina, il disagio giovanile, la droga nelle scuole e chi più ne ha più ne metta…
La commedia mi sembra giusto sottolinearlo, è stata rappresentata per la prima volta nel 2011 dalla Compagnia Sotto il Tocco nel Teatro di Villa Chiara a S. Giovanni La Punta in provincia di Catania, e diretta dal valente regista e amico Michele Russo, e a proposito dell’amico Michele, voglio darti una chicca… perché in pratica si può dire, senza tema di smentite, che fu lui il primo regista a dirigere niente di meno che… il grande Enrico Guarneri, che nel lontanissimo 14 maggio del 1977 calcava le scene per la prima volta nel personaggio di Saetta nella commedia L’Avaru di Moliere messa in scena dalla Compagnia G. Romualdi diretta appunto da Michele Russo.
6) Tu hai scritto tanti racconti, alcuni ispirati a fatti di cronaca nera come QUELLA PICCOLA AGENDA DI PELLE NERA (ispirata alla vicenda della giovane Graziella Campagna, uccisa dalla Mafia nel 1987), altri ispirati al nostro modo di essere siciliani come ‘A MUNTAGNA DI TURI. Mi piacerebbe però che tu ci parlassi de IL VECCHIO E LA BICI…
Il Vecchio e la Bici è nato da subito come una sceneggiatura per cortometraggio, sulla base di un mio soggetto ed è stato realizzato nel 2008 perché fortemente voluto dal regista Francesco Maricchiolo e da me, e parla della vita straordinaria e commovente di Orazio Di Grazia, che perdutamente innamorato della sua Graziella quando scopre al suo ritorno dalla guerra che lei intanto si era già sposata con un suo ricco cugino, (perché costretta e minacciata dal padre-padrone), impazzisce letteralmente per il dolore, che lo porta poi, per tutto il resto della sua vita, a comportarsi da “contadino-barbone”, sempre schivando tutto e tutti, e sempre in groppa, però, alla sua amata bicicletta, fino alla sua morte avvenuta nel mese di novembre del 2008 (un mese dopo la fine delle riprese!)…
Oggi il nostro docufilm è considerato un fenomeno del web, per le numerosissime visualizzazioni che ha ancora a distanza di anni su YouTube (sfiora oggi le 45.000 visualizzazioni, oltre alle tantissime apparizioni sulle varie televisioni private siciliane) e oltre ad essere vincitore di importanti e prestigiosi premi anche di carattere internazionale, è stato visto persino dallo scrittore britannico Royston Ellis, paroliere dei Beatles e dei Roling Stones, (residente oggi in Sri Lanka), ed è stato inoltre oggetto di studio nella Facoltà di Scienze delle Comunicazioni nell’Università di Barquisimeto in Venezuela, mentre sarà presto proiettato per gli studenti di lingua italiana nel Bard College di New York a cura della professoressa Anna Cafaro.
7) Parliamo un po’ del Piero Juvara poeta…. Cosa ci racconti di bello?
Ah, mio caro Giuseppe, la poesia è sì Bellezza e Armonia, anzi: la Poesia, la vera Poesia è un Dono di Dio, un modo per comunicare, per raccontare agli uomini le cose della Vita e dell’Amore; ma la poesia è anche e soprattutto Dolore e Sofferenza interiore, qualcosa che ti brucia e ti corrode di dentro, forte, per tutta la tua vita… Ma, come dicevo prima, è un dono di Dio, che devi sempre saper meritare… Guai a rinnegarlo questo meraviglioso Dono!… Ecco, questo è il bello della Poesia, la Bellezza della Poesia… Scrivevo tanti anni fa in una mia poesia: “I poeti non hanno pace/ non hanno requie. /Sono come onde flagellate dal vento… /… I poeti cantano l’Amore/ ma mai l’Amore ha cantato per loro/..I poeti amano tutti, amano il mondo. / Ma mai la gente ha amato un poeta… / E i poeti piangono, i poeti soffrono… “ E così io canto l’Amore, e canto la Vita, ma canto anche la Morte… Perché come diceva Quasimodo: “Ognuno sta solo/ sul cuor della terra/ trafitto da un raggio di sole. / Ed è subito sera… “
Per concludere… Ho pubblicato fino ad oggi tre raccolte di poesie (Frammenti d’ansianel 1978, edito in proprio, poi Sole Nuovo nel 1994 per la Casa Editrice La Vallisa di Bari, ed infine nel 2002 Melanconie per la Casa Editrice Il Girasole di Ravenna.
Adesso sto preparando la mia quarta raccolta di liriche dal titolo CANTO D’AMORE.
8) Scorrendo la tua biografia ho letto che ti sei dedicato anche al mondo del giornalismo. Cosa ti porti dietro da quell’esperienza nel mondo della carta stampata ?
Tantissimi entusiasmanti ricordi, di quelli che ti lasciano il segno… Io sono un giornalista free-lance e , come saprai , sono un amante della fotografia ed un appassionato ed infaticabile viaggiatore. Ho girato in lungo e in largo soprattutto il Sud America, con due lunghissimi viaggi in Venezuela, e poi due volte a Cuba (dove ho conosciuto il grande vecchio del romanzo IL VECCHIO E IL MARE, cioè il capitano Don Gregorio La Fuentes che ispirò e consigliò Heminguay per la stesura del suo famoso romanzo e poi del film),ma sono stato anche in Africa (Kenya, Seychelles, Mauritius) e poi nelle meravigliose Maldives (dove ho incontrato il famoso Royston Ellis) ma anche negli Emirati Arabi e persino in Vietnam. Così ho scritto diversi resoconti di viaggio pubblicati in diverse riviste anche a diffusione internazionale e per il mio viaggio in Vietnam ho anche vinto nel 2005 il prestigioso Premio italo-americano Dei Quattro Arcangeli (Chicago-Campofelice di Roccella (PA)). Sempre come giornalista ho condotto con il collega Raffaello Brullo ricerche storiche sulla famosa Targa Florio,corsa più antica del mondo! – e ho intervistato gli ultimi eredi dei Florio e tanti indimenticabili “Driver” che resero celebre la Targa Florio, come il Principe Starrabba, il Barone Antonio Pucci (ora scomparso), il grande Nino Vaccarella (il Preside Volante), il principe Enrico Grimaldi, e tanti altri ancora, inserendo tutte queste interviste complete di foto e di video in due Blog che si occupano proprio della Targa, oltre a pubblicarle in diverse riviste specializzate.
9) E ora cosa bolle in pentola ? So che è uscito da poco un libro di racconti gialli, ti va di parlare di questa nuova avventura ?
Sì, certo, è stato presentato proprio in questi giorni qui a Catania presso la Biblioteca Comunale V. Bellini una raccolta di racconti gialli con il titolo appunto RACCONTI GIALLI Sui Generis, prendendo spunto anche dal nome della Casa Editrice Sui Generis di Torino.
E’ una raccolta di 14 racconti di altrettanti autori, con un arguto saggio-prefazione del professore Felice Accame. La raccolta in pratica, come si legge nella retro-copertina parte dall’idea che ogni autore sia un genere a sé… quindi con ritmi di scrittura diversi… Insomma… Una sinfonia da leggere con piacere…
Il mio racconto dal titolo IL PROFESSORE E LA BALLERINA è stato dedicato ad un nostro
Grande attore e concittadino catanese che risponde al nome di Pippo Pattavina.
Io avevo già pubblicato sia in cartaceo, su riviste specializzate, sia online, diversi miei racconti , e devo dire sempre con convincente successo di pubblico e di critica e così mi auguro che anche in questa nuova ed esaltante esperienza possa ricevere ancora un plauso…
Per rispondere alla prima parte della tua domanda (“cosa bolle in pentola?”) beh, io per non annoiarmi, sto preparando altre sceneggiature per nuovi cortometraggi sempre di impegno sociale senza mai abbandonare quello che è stato e sarà sempre il mio primo amore: IL TEATRO!…
Ti ringrazio tanto per avermi concesso questa intervista. A presto.
Grazie a te….
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