LA MEMORIA E L’ORGOGLIO

“Una intera giornata di omaggio ad un momento che ha rivoluzionato la nostra storia, a chi nel terremoto ha perso la vita, a chi ha saputo ricostruire e donarci la Ragusa che viviamo ed amiamo. Perchè il nostro passato torni ad essere vivo e di esempio per tutti. Perchè ai nostri giorni, davanti alla crisi attuale, ci si possa interrogare sulo senso del termine “ricostruire” sull’esempio del coraggio dei nostri avi”

Quste le bellissime parole indicate dagli organizzatori della giornata del ricordo del tremendo terremoto dell’undici gennaio 1693 a Ragusa: una manifestazione che ha visto la presenza di moltissimi giovani oltre ovviamente alle autorità civiili, religose (Prefetto, vescovo, sindaco, assessori)e tanti cittadini di Ragusa che hanno voluto onorarrla e con la presenza della banda San Giorgio Città di Ragusa che all’inizio della manifestazione ha intonato l’inno di Mameli..

Alle ore 10 sul sagrato della Chiesa di Santa Maria delle Scale, il monumento posto a confine tra la vecchia e la nuova Ragusa con la conduzione di Daniele Voi la Cerimonia di commemorazione civile del terremoto con gli interventi del Sindaco Piccitto  e del Prefetto Vardè frammenti di letture sul terremoto a cura del regista Gianni Battaglia e le riflessioni di Giovanni Criscione presidente di Ideology e Simone Di Grandi presidente di Youpolois Sicilia.

Quindi la scopertura di una targa in bronzo e ricordo del terremoto e della successiva rinascita della città seguita da un breve mokmento di preghiera presieduto dal vescovo di Ragusa Mons. Paolo Urso.

Ed eccoci al programma del pomeriggio:

Alle ore 15 alla Cattedrale di San Giovanni Battista Suono a distesa campana maggiore in concomitanza con l’orario del terremoto;

Ore 15,45  Sagrato della Cattedrale di San Giovanni: Partenza della passeggiata a cura del prof. Giorgio Flaccavento;

Ore 18 Chiesa Madre di San Giorgio Funzione religiosa di commemorazione;

Ore 18,30 Cattedrale di San Giovanni; Funzione religoiosa di commemorazione.

 

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