È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LA DONNA E LA LOTTA PER I DIRITTI
16 Gen 2015 06:22
Fin dall’antichità gli uomini hanno sempre avuto ruoli e svolto lavori nella società e le donne si sono dedicate, essenzialmente, alla cura dei figli e della famiglia. Gli uomini hanno governato, fatto le leggi, scelto la guerra o la pace, escludendo dalle loro decisioni le proprie compagne e costringendole ad un destino di sottomissioni e isolamenti dalla vita sociale e politica culturale tanto che si è parlato di “sesso debole”. Ancora oggi in alcuni paesi la donna è sottomessa all’uomo e l’uguaglianza dei diritti è lontana. Nel mondo arabo, la condizione femminile è preoccupante: alle donne spetta una minima parte di un’eredità, non possono viaggiare, guidare, andare da sole al ristorante. Spesso gli uomini le costringono ad indossare il velo che le copre dalla testa ai piedi, rendendone invisibili il corpo e la dignità. Nei paesi Islamici, se una donna commette adulterio, viene condannata alla morte per lapidazione. In altri paesi la donna viene considerata proprietà degli uomini, “cosa” da vendere, comprare o usare a piacimento; le donne incinte non ricevono alcuna assistenza e molte muoiono di parto. Il diritto di tutte le donne ad avere una maternità serena e sicura è oggi un obiettivo prioritario. Sono milioni le ragazze che si prostituiscono nelle strade di tutte le città o sono oggetto di turismo sessuale: un vero e proprio commercio di esseri umani, una forma moderna di schiavitù. Nei paesi più sviluppati le donne, per raggiungere una posizione sociale, hanno dovuto lottare a lungo e ci sono state molte battaglie per la loro emancipazione. Con l’avvento dell’epoca moderna, specialmente dal dopo-guerra ad oggi, le donne hanno avuto più possibilità di studiare e di prepararsi ad affrontare il mondo del lavoro ed hanno pian piano scoperto nuove prospettive che non fossero le solite scelte tradizionali (il matrimonio, i figli, la cura della famiglia). Così, dapprima timidamente e, poi, in maniera più vistosa, le donne hanno iniziato a svolgere ruoli professionali come notaio, poliziotto, magistrato, ruoli reputati un tempo da uomini. Le battaglie femminili, volte a rivendicare gli stessi diritti degli uomini, sono state e continuano ad essere difficili e dolorose. La donna è stata a lungo discriminata, pagata, a parità di lavoro, meno dell’uomo, soggetta a violenze fuori e dentro l’ambiente domestico (parliamo di femminicidio), vittime della schiavitù sessuale e di sfruttamento. Durante la rivoluzione francese, nascono le prime associazioni femminili che reclamano i diritti di uguaglianza e di libertà: sono i primi semi gettati sul terreno, ma, per raccoglierne i frutti, bisognerà aspettare molto tempo. Alla fine dell’Ottocento, le donne non hanno diritto al voto se non in Australia e in alcuni stati americani. Solo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento i movimenti femminili rivendicano il diritto al voto per le donne e l’accesso alle libere professioni. Particolarmente drammatica è la lotta delle suffragette inglesi che reclamano il suffragio femminile con forme estreme di protesta. Alcune donne attuarono lo sciopero della fame, altre si incatenarono. Solo nel 1918, dopo la prima guerra mondiale, l’Inghilterra concesse il voto a tutte le donne di età superiore a 30 anni (poi a 21). Durante la prima guerra mondiale le donne cominciarono a diventare protagoniste della loro vita. L’esperienza consentirà loro di condurre la lotta con più forza e, dopo la seconda guerra mondiale, i movimenti femministi cominciarono ad ottenere i primi risultati concreti. Le donne italiane votano per la prima volta nel 1946 e, subito dopo, la Costituzione segnerà un passo importante verso la parità tra uomo e donna. Sicuramente oggi la donna è molto più libera nelle scelte fondamentali della propria vita: può divorziare, può decidere quando avere un figlio, può scegliere qualsiasi attività professionale, ma la rivoluzione femminile non è ancora completa e non lo sarà, fino a quando, anche nel più piccolo angolo del mondo, le donne non potranno liberamente scegliere come vivere la propria vita.
Articolo redatto da :Renda Giovanni, Bertuglia Fabio, Pantaleo Vito
Classe III C SIA
ISTITUTO TECNICO STATALE “G GARIBALDI” MARSALA
Docente Referente: Maria Rita Bellafiore
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