INESATTEZZE STORICHE IBLEE

Nella nota firma “I cittadini dell’antica Ragusa”, nella quale si muovono critiche alla celebrazione rievocativa del sisma del 1693, si lamenta, tra l’altro, che essa sia stata “incentrata in un sito che all’epoca del terremoto neanche esisteva” (come riportato dal quotidiano “La Sicilia” del 13 gennaio 2015, pag.22).

Tale affermazione appare inesatta poiché la Chiesa di Santa Maria delle Scale, olim de Cataxactis, è di molto anteriore al 1693, essendo sorta al tempo del dominio del Conte Silvestro, intorno al 1120 (fu in origine Ospizio dei Cistercensi); in seguito suffraganea dell’Abbazia di S. Maria di Roccadia di Lentini per Privilegio a questa concessa dallo stupor mundi Federico II di Svevia, dato a Siracusa il 4 agosto 1224 ( come ci hanno riferito il Pirri, l’Amico e il Lauretta nel suo noto manoscritto).

Quindi, all’epoca del sisma, la Chiesa di Santa Maria delle Scale era già vetusta di oltre mezzo millennio, altro che “neanche esisteva” !

Giusto, quindi, avere ricordato la catastrofe del 1693 in un luogo posto ad un ideale confine tra “Hybla tota dixuta” e il Pian del Patro, sul quale venne edificata “la nuova Ragusa”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it