È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“IL MEDICO DEI PAZZI” DUE ATTI ESILARANTI CON MUSUMECI MATTATORE
08 Feb 2015 08:38
“Il medico dei pazzi” trascina nella risata un pubblico delle grandi occasioni presente al Teatro Garibaldi.
L’esilarante interpretazione di Tuccio Musumeci (Felice Sciosciammocca) ci riporta indietro ai quadretti cinematografici con protagonista Totò con la spalla di Aldo Giuffrè per la regia di Mario Mattioli.
Una delle ultime opere scritte da Eduardo Scarpetta (1908) ha avuto una chiara lettura che la regia di Armando Pugliese ha saputo esaltare nel gioco degli equivoci, degli incastri e delle gag conseguenti come accade sovente nella migliore tradizione del teatro francesce, nelle commedie di Georges Feydeau per intenderci.
Accanto al perno Tuccio Musumeci hanno giostrato uno stuolo di attori, Elisabetta Alma su tutti, per lo più catanesi, che hanno, con consumata esperienza, dato il meglio di sé nei due atti volati via con rapidità e leggerezza, arricchiti dalle improvvisazioni e dalle battute del protagonista, che ottanta’anni suonati riesce a mantenere smalto, padronanza all’altezza della fama.
La vicenda ha inizio quando Felice Sciosciammocca, uomo assai facoltoso, giunge a Catania con la moglie Concetta e con la figliastra Margherita per incontrare lo scapestrato nipote Ciccillo che Felice ha sostenuto economicamente agli studi e che ora gli fa credere di essere diventato psichiatra e di dirigere una clinica di alienati mentali.
Per convincere lo zio e spillargli altre 500 lire, Ciccillo si inventa che deve acquistare una macchina per l’elettroshock e spaccia per clinica la pensione in cui vive allegramente con l’amico Michelino, la Pensione Stella, popolata da individui strani ed esilaranti.
Lo zio Felice visiterà la pensione spacciata per clinica e da qui partiranno gli equivoci fino a quando poi si scoprirà la verità, con Ciccillo che sarà perdonato e con lo zio Felice che si riconcilierà con gli ospiti della pensione-clinica.
Prossimo appuntamento al Garibaldi il 18 febbraio p.v. con il “Mercante di Venezia” con Giorgio Albertazzi per la regia di Giancarlo Marinelli.
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