CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA

Approvati due debiti fuori bilancio. Il consiglio comunale, mancando il numero legale, è rinviato a domani alle ore 19.00.

Presenti ventidue consiglieri il consigliere Andrea Rizza riferisce, secondo una voce di corridoio, di una conferenza tenuta ieri sera avente per tema il centro storico della città e avrebbe preferito essere invitato da parte dell’amministrazione in quanto avrebbe potuto dare un apporto e valuta grave quanto accaduto.

L’assessore all’urbanistica Giorgio Belluardo ammette l’incontro con i docenti del Circes di Palermo che si stanno occupando del Prg del centro storico. L’incontro fa parte di una serie di appuntamenti previsti dalla convenzione. Ieri sera c’è stato un confronto con i professionisti e le associazioni di categoria della città per dare spunti e proposti in fase di redazione del piano del centro storico. Annuncia che il mese prossimo sarà promosso un incontro con i consiglieri comunali per la stesura delle linee guida del documento urbanistico del centro storico.

Il consigliere Michele Colombo rileva che nella riunione c’erano molto cittadini e questo indica che si è avanti nella discussione. Il consigliere Andrea Rizza ritiene che questa iniziativa sia stata fatta apposta e rivendica che ogni consigliere rappresenta la città e quindi definisce quanto accaduto uno sgarbo istituzionale. Invita il presidente Garaffa a vigilare su queste cose.

Il consigliere Carmelo Cerruto definisce quella di ieri sera una conferenza degli stati generali sul prg del centro storico in assenza dei consiglieri comunali che poteva dare apporti e suggerimenti. Questo non è stato possibile e invita l’assessore a intraprendere un percorso costruttivo.

L’Assessore Belluardo valuta che gli argomenti riguardano tutta la città e quindi in avanti il documento urbanistico arriverà in consiglio comunale e le polemiche attorno a quest’appuntamento dimostrano l’importanza della materia che stiamo trattando. Questo è il secondo incontro che si è fatto e ritiene che tutti debbano dare il contributo di là dalla polemica.

Il consigliere Piero Armenia ritiene importante la presenza dei consiglieri nel dibattito e che dunque si sarà trattato di una dimenticanza e che auspica che questo non accada più.

Il consigliere Vito D’Antona giudica che sia grave dimenticarsi del consiglio comunale che peraltro su questa materia ha un’esclusività tra  le poche rimaste. Quindi l’assessore al contrario deve proporre al consiglio il dibattito. La verità e che c’è un approccio culturale sbagliato perché il consiglio è punto di riferimento. L’atteggiamento usato dimostra invece che il civico consesso è un fastidio. Nonostante tutto non ci si può dimenticare del consiglio. Invita il presidente del consiglio comunale a redigere una nota di protesta perché il consiglio non è stato invitato al dibattito.

Il consigliere Piero Covato ricorda che il primo incontro fatto all’Auditorium “P. Floridia” i consiglieri sono stati avvistati per via pec. Non crede che sia una preclusione a invitare i consiglieri al fine di dare il loro contributo al PRG del centro storico.

L’Assessore Giorgio Belluardo ritiene che non si sia trattato di una dimenticanza ma è chiaro che ognuno deve poter dare il proprio contributo e per tale ragione è stato organizzato un punto di ascolto nell’ufficio del Piano nell’ex convento del Carmine.

Sulle delibere di riconoscimento dei debiti fuori bilancio all’ordine del giorno il consigliere Carmelo Cerruto chiede la presenza in aula dei revisori dei conti che hanno dato sulle delibere parere contrario.

Il presidente Garaffa ricorda che già in precedenza i revisori non hanno inteso partecipare visto che il parere è stato dato e comunque che il consiglio chiede la loro presenza si potrà proporre l’invito.

Il consigliere Giorgio Falco dichiara che la maggioranza non è d’accordo sulla proposta dell’opposizione; il consigliere Luigi Giarratana riferisce che i revisori hanno illustrato in commissione bilancio il loro parere non favorevole; si tratta per il consiglio comunale di un mero riconoscimento in quanto i debiti sono stati votati.

Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che un suggerimento dei revisori dei conti, presenti in aula, potrebbe essere utile a individuare le responsabilità da parte di chi ha determinato il debito e il danno per l’ente. Bisogna sapere se i revisori hanno ravvisato degli elementi tali da poter aiutare il consiglio a capire meglio la problematica; chiede il voto sulla proposta.

Il consigliere Giuseppe Grassiccia chiede una sospensione di cinque minuti che è accordata.

Alla ripresa del lavoro sono venti i consiglieri presenti e il consigliere Luigi Giarratana ribadisce quello già detto: quello di andare avanti in quanto i debiti sono stati già pagati.

Ai voti la proposta di rinviare i sette punti dei debiti fuori bilancio con il parere non favorevole dei revisori dei conti, è bocciata con tredici voti contrari e cinque favorevoli e un astenuto.

Si passa al primo riconoscimento di un debito fuori bilancio fondato poi su decreto ingiuntivo a fronte di ordinanza, giudizio di ottemperanza, del Tar di Catania su ricorso presentato da Aldo Abate per € 2.961,51.

Il parere della commissione bilancio è favorevole mentre quello dei revisori dei conti è non favorevole.

Il titolo capitale è stato pagato con i fondi del Dl 35 (Salva enti) e quanto richiesto riguarda il costo di due sentenze.

Il consigliere Vito D’Antona valuta che bisogna stare attenti al parere dei revisori dei conti e il consiglio dovrebbe contro dedurre il parere dell’organo di controllo visto che non è presente in aula. Approvare le delibere in assenza di una motivazione che contrasti il parere dei revisori, non è un buon atto amministrativo

In assenza di tutto ciò non può votare favorevolmente l’atto deliberativo.

Il consigliere Carmelo Cerruto condivide la tesi del consigliere D’Antona e valuta che non si è in grado di non contro dedurre il parere dei revisori e quindi il voto è contrario.

Il consigliere Luigi Giarratana rileva che le delibere vanno inviate alla Corte dei Conti che le valuta e quindi per questo che voteranno favorevolmente il punto anche perché il debito è già pagato.

Il consigliere Piero Covato ritiene che la delibera debba essere messa a posto dal punto di vista contabile e bisogna prenderne atto.

Ai voti il debito fuori bilancio è approvato a maggioranza con tredici voti a favore, sei contrari e un astenuto.

Si passa al riconoscimento del debito fuori bilancio riguardante regolamentazione di cassa a fronte del ricorso per decreto ingiuntivo divenuto esecutivo a favore della ditta C.E.E. per un importo di €40.665,80. Parere positivo della commissione e negativo dei revisori.

Il consigliere Vito D’Antona ritiene che questa proposta, che ha un parere negativo dei revisori motivato, debba essere contro dedotta dal consiglio comunale.

Il consiglio può adeguarsi al parere e non approvare l’atto oppure contro dedurre da parte dell’amministrazione e adottare l’atto.

Il consigliere Piero Covato condivide in parte l’opinione di D’Antona ma rimane aperto il fatto che il debito deve rientrare nella contabilità dell’ente.

L’Assessore al bilancio Enzo Giannone valuta che si sta facendo un po’ di confusione. Il comune deve pagare il debito e l’amministrazione ha regolato la partita per essere altri danni erariali. Sotto questo profilo la Corte dei Conti dice l’approvazione da parte del consiglio comunale del debito fuori bilancio è solo una presa d’atto. I revisori dei conti non possono esprimere il parere non favorevole quando la Corte dei Conti dice solo che bisogna prendere atto del debito e caso mai bisogna individuare chi è il responsabile del debito.

Il consigliere Michele Colombo rileva che il parere dei revisori parla di vizio di procedura; una volta che il consiglio approva il debito sana questa situazione. L’assessore Giannone ribadisce che l’amministrazione può rivalersi nei confronti di chi ha commesso errori.

Il consigliere Luigi Giarratana valuta che la posizione di D’Antona può essere di natura soggettiva e non è detto che abbia ragione. I pareri dei revisori partono dall’origine del debito, aggiungono che è stato pagato e alla fine ritengono ci sia un responsabile. Non parlano di una colpa grave o chissà che cosa. Se il debito è stato pagato è necessario riconoscerlo.

Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene che la perplessità e quella che non intravede nessuna azione per frenare questo fenomeno, ovvero un incarico al legale del comune a vigilare sull’azione dei responsabili al fine di individuare le responsabilità. Non c’è alcuna strategia da parte delle amministrazioni per fronteggiare questo fenomeno.

L’assessore Enzo Giannone valuta che il consiglio comunale può dare una direttiva all’amministrazione per ricercare le responsabilità dopo un’azione di attenta indagine.

L’assessore Rita Floridia ha informato che il sindaco ha inviato direttive alle PO per non creare debiti fuori bilancio.

Il consigliere Carmelo Cerruto chiede di conoscere queste direttive e sono messi agli atti.

Il consigliere Piero Armenia valuta che ci sta comportando con un eccesso di zelo nei confronti del parare dei revisori dei conti.

Ai voti il debito fuori bilancio è stato approvato a maggioranza con tredici voti favorevoli, tre contrari e un astenuto.

A questo punto visto che la minoranza, che tiene il numero legale, deve allontanarsi dall’aula invita la maggioranza a prenderne atto. Sulla prosecuzione del punto successivo ai voti si prende atto della mancanza del numero legale, la seduta è rinviata a sabato alle ore 19.00.

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