C’ERANO UNA VOLTA GLI IMPIANTI SPORTIVI CICCIO RAFFA E R. GURRIERI

A distanza di quasi un anno dalla nostra nota del 6 maggio 2014, ad oggi, constatiamo, nostro malgrado, che nulla è cambiato per quanto riguarda le condizioni generali di alcuni impianti sportivi cittadini, da anni, lasciati nel più totale abbandono. Ci riferiamo agli impianti sportivi “Ciccio Raffa” e “R. Gurrieri”. Che amarezza vedere l’impianto polivalente Ciccio Raffa ridotto in quello stato! Un comportamento omissivo che mette a disagio persino la famiglia Raffa che, allora, dette l’assenso all’intitolazione dell’impianto al suo congiunto. Non è questo il modo di rispettare la memoria di cittadini onorari. Non intendo aprire alcuna polemica ma, in tanti anni trascorsi, perché non si è riusciti ad individuare una soluzione percorribile per “riconvertire” l’impianto e renderlo fruibile? Si è fatto abbastanza? Che tristezza vedere tanti soldi pubblici sperperati! Ci risulta che, di recente, una società sportiva abbia avanzato richiesta per la gestione dell’impianto ma non si è riusciti a concludere il contratto perché l’A.C. non è riescita a garantire alcuni servizi necessari per il funzionamento della struttura. Assurdo!  

Da quasi un anno l’A.C. si è dotata di un regolamento per la gestione degli impianti a società sportive. Già, da allora, sollevammo la questione del degrado esistente all’interno dell’impianto sportivo Gurrieri, del pericolo dell’incolumità pubblica e della necessità di affidarlo in gestione. L’impianto, un tempo ben funzionante, è stato un punto di riferimento certo per numerosi giovani del quartiere (a rischio) e non solo, tanto che, spesso, è stato teatro di numerosissime iniziative anche di buon livello. Al momento, vedere l’impianto abbandonato a sé stesso, è un vero delitto. La Società Sporting Club, società aggiudicataria provvisoriamente della struttura, avendo partecipato al bando nel novembre 2013, l’anno scorso, non fu messa nelle condizioni di poter operare perché la struttura, prima di affidarla in gestione, doveva seguire una interlocuzione con il Demanio militare. Si trattava di complicazioni burocratiche che andavano risolte con immediatezza visto che non erano per nulla specificate nel bando e, quindi, prevedibili. A che punto sono le procedure?  

Non riusciamo a comprendere come mai, ad oggi, nulla è cambiato, anzi le cose sono talmente peggiorate che tutto l’impianto è fatiscente e pericoloso soprattutto per i tanti bambini che giornalmente l’utilizzano. La struttura, oggi, è completamente aperta a tutti. Da un recente sopralluogo abbiamo constatato che l’impianto rappresenta un vero pericolo per l’incolumità pubblica in quanto, gli spogliatoi e la recinzione, per quel che rimane, sono completamente distrutti, mentre, il materiale di risulta, rappresenta un serio rischio per coloro che inconsciamente vi stazionano.                 

La struttura va immediatamente messa in sicurezza anche se la proprietà è del Demanio! Il pericolo costante d’incolumità pubblica deve necessariamente essere eliminato. Non è possibile pensare di lasciare una struttura pubblica, in una zona densamente abitata, in questo stato di degrado e di pericolo. 

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