È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
A TU PER TU CON LA FOTOGRAFA VALENTINA CONTAVALLE
18 Feb 2015 09:05
1) Buongiorno Valentina, intanto ti ringrazio di cuore per aver accettato di fare questa intervista. Dimmi un po’, come è nata la tua passione per la fotografia ?
Grazie a te, Giuseppe. Sai che è sempre un piacere. Ho avuto sempre questa passione,sin da bambina. Ancora ricordo quale fu la prima automatica compatta che mi acquistarono….a pellicola. Devo ringraziare mio padre che mi ha trasmesso quest’amore di comunicare le nostre emozioni attraverso un’immagine. Così tutti possono averne accesso ed ognuno può percepirne qualcosa di diverso.
2) C’è qualche fotografo importante da cui prendi spunto per il tuo lavoro ?
Quasi impossibile potere sceglierne uno, c’è SEMPRE da imparare, da tutti. E per tutto ciò che ho prodotto finora, ogni autore ha dato il suo contributo…..ma devo proprio scegliere?Cartier Bresson.
3) Cosa intendi tu per Still Life ?
Quello che la parola stessa traduce ANCORA VIVO. Tutto ciò che ci circonda e che ci provoca un sentimento, esprime il nostro modo di essere, è vivo. Poi se devo spiegare MA COSA VOGLIONO DIRE QUESTI SCATTI? Sarebbe come chiedersi cosa volesse dire De Chirico con i suoi quadri…SOGNI!
4) Guardando il tuo sito web ho letto una frase che mi ha colpito molto: “l’immaginazione ha le ali”, ci puoi spiegare perché ?
Grazie a questa siamo liberi di sognare, di fare progetti sul futuro ma anche di tuffarci nel mare dei ricordi. Il pensiero e l’immaginazione ci trasportano dove vogliamo. Non credo potrei spiegare meglio questo.
5) A quale dei tuoi reportage potresti attribuire questa frase e perché ?
Beh Reportage, non saprei, più che imaginazione,VEDI REALTA’ e molto spesso cruda. La nostra generazione spesso e volentieri nasconde la testa sotto la sabbia come gli struzzi, e sembra non rendersi conto che cosa succede intorno.
6) Tu sei torinese di nascita, ma sei legata ad una terra che ti ha dato molto, ci puoi dire quale?
Ho difficoltà a rispondere a questa domanda. Sono cresciuta in Sicilia e adesso vivo a Malta. Direi ISOLANA nel cuore e nel dna.
7) So che nel 2010 hai anche dedicato un progetto fotografico a questa isola nel cuore del Mediterraneo. Ti va di parlarne ?
E’ stata davvero una bellissima esprienza ed ho avuto la piacevole sorpresa di scoprire un nuovo volto di questa terra di cui normalmente non ti accorgi: tanta bellezza, ma tanta miseria, tanta tradizione.
8) Parliamo del connubio tra religione e fotografia. Che emozioni può provare una fotografa come te, quando si trova a immortalare i momenti salienti di una delle feste religiose più importanti al mondo come quella di Sant’Agata a Catania ?
Non sono religiosa per cui non provo un sentimento tale. Ma rimango affascinata dal fervore e dall’atmosfera intorno a me. E’ questo quello che mi commuove.
9) La fotografa Valentina in che modo vede, per esempio, la figura mitologica del fauno ? Questo è un punto importante e non solo per la figura del fauno in sè, bensì per il nudo, per la purezza che esso rappresenta, un sogno. Come vedi tutto ruota intorno ad una mia interpretazione onirica della realtà. Purtroppo siamo terribilmente incanalati in una concezione del nudo pari a scandalo. Non c’è molta differenza tra il nostro modo di vedere le cose e il mondo cinquecentesco, quando si impalidì di fronte al nudo de IL GIUDIZIO UNIVERSALE, arrivando a coprirne le nudità.
10) Quanto è stato importante il mondo della pittura nella tua attività di fotografa ? Importantissimo, quello che faccio vorrei fosse un quadro fatto da un click. Lo studio della luce e della composizione PASSA dalla pittura.non potrebbe essere altrimenti.
11) In che modo rappresenti l’Amore ?
Più che altro,spero di trasmetterlo un po’ di amore( risata). Non credo ci sia una modalità standard per rappresentarlo. Cerco di farlo percepire e basta.
12) Quanto è importante la rappresentazione del corpo umano nel tuo lavoro di fotografa ?
Il corpo umano è uno dei soggetti più difficilmente rappresentabili e nello stesso tempo plasmabili a secondo delle sensazioni che si vogliono dare, forza, bellezza, gioia, dolore. Una sola mano, può raccontare una storia, un solo sguardo, un’emozione.
13) L’anno scorso so che hai avuto modo di dedicare un tuo reportage, ai colori,odori e sapori di una cultura diversa dalla nostra. Ti va di parlare di questo progetto ? BELLO,BELLO,BELLO…mille volte bello. Partiamo dall’aspetto più banale. Conosci una realtà lontana dalla tua. Poi ti avvicini e conosci le persone, ci parli, le osservi. Non sono per niente così diverse da te, stessi progetti, stessi sogni, stesse speranze. Ed è così che t senti sempre a casa.
14) Attualmente stai lavorando a Malta, ma presto so che ti rivedremo in Sicilia. Come mai ? Il periodo di Pasqua sarà un’ottima scusa per esporre un mio progetto dedicato ai lontani anni 30,al retrò, allo chic.Un omaggio alla bellezza femminile insomma. Spero di vedere anche te lì.
Ti ringrazio ancora una volta per aver voluto dedicare una parte del tuo tempo a questa nostra intervista.
Giuseppe Raciti
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