A POZZALLO LE CELEBRAZIONI DELLA NASCITA DI GIORGIO LA PIRA

Si terranno a Pozzallo dal 7 al 9 gennaio le celebrazioni per l’anniversario della nascita di Giorgio La Pira, promosse dalla  Diocesi di Noto, dalla Chiesa Madre Madonna del Rosario e dal vicariato di Pozzallo. L’organizzazione dell’evento è stata curata dall’Associazione per la gioventù Giorgio La Pira di Pozzallo. L’evento è stata inoltre organizzato in collaborazione con i comuni di Pozzallo e di Firenze.

Giorgio La Pira fu professore di diritto romano e padre costituente. Da sindaco di Firenze difese i diritti dei più deboli , dei senza casa, dei lavoratori e si impegno instancabilmente per la pace, per il superamento della divisione tra le democrazie occidentali, l’URSS e i Paesi comunisti dell’Europa orientale.

Fece incontrare capi di Stato, rappresentanti delle religioni promuovendo  eventi culturali a carattere internazionale come i “Convegni per la pace e la civiltà cristiana”.

 Fautore della riconciliazione tra i popoli, a cominciare dalla famiglia di Abramo – Ebrei, Cristiani e Musulmani- , organizzo i “ Colloqui mediterranei ” che posero le basi per la pace tra francesi ed algerini.

Durante la guerra fredda fu il primo occidentale a superare la “cortina di ferro” recandosi in Russia, per costruire un ponte di preghiera, unità e pace tra oriente ed occidente, fondato sulla profezia e le promesse di Fatima.

Incontrò Ho Ci Min proponendo la bozza di accordo per una soluzione politica del sanguinoso conflitto in Vietnam . L’accordo da lui proposto, costituirà, dopo alcuni anni e molti altri morti, la base per gli accordi di pace definitivi.

Già da alcuni anni, in occasione dell’anniversario della nascita del professore La Pira, sono stati organizzati a Pozzallo degli incontri  che hanno visto la partecipazione di rappresentanti dell’ebraismo, della chiesa ortodossa e dell’islam che  hanno pregato insieme per la pace davanti alla casa natale di Giorgio La Pira.

Durante le giornate lapiriane,  si è discusso e riflettuto su alcune tematiche care a Giorgio La Pira come per esempio: la Costituzione italiana, con il presidente emerito della Corte Costituzione professor Ugo de Siervo  di economia con  l’economista Piero Roggi.

Per le celebrazione dio quest anno è stato scelto come tema Giorgio La Pira e la Terra Santa.

L’iniziativa odierna è a carattere internazionale. Parteciperanno esponenti religiosi e del mondo della cultura provenienti dalla Palestina, dall’Iraq e dall’India: don Raed Abushalia segretario generale della Caritas di Gerusalemme, la professoressa Raweya al-Rawi dall’Iraq; dall’India padre Prakash Anthony Lohale assistente del maestro generale dei padri domenicani.

Ad aprire  il  convegno che si terrà il 7 gennaio nello Spazio Cultura “ Meno Assenza sarà il vicario foraneo di Pozzallo don Salvatore Cerruto, presiederà i lavori il professor Mahmoud Salem Elsheikh del Comitato Oriente-Occidente dell’ Università degli Studi di Firenze.

Interverrà il professor  Marco Pietro Giovannoni dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose “ Beato Gregorio X “ di Arezzo,  il quale  ha curato la pubblicazione del volume Lettere di Giorgio La Pira per la pace nel Mediterraneo. Giorgio La Pira amava definire il Mediterraneo “ il grande lago di Tiberiade “, mare su cui si affacciano le tre grandi religioni monoteiste, la “ triplice famiglia di Abramo “; luogo di incontro dei popoli che vivono sulle sue rive.

Era il  4 maggio del 1958, quando La Pira scrivendo a Pio XII definì : … il Mediterraneo « il lago di Tiberiade » del nuovo universo delle nazioni: le nazioni che sono nelle rive di questo lago sono nazioni adoratrici del Dio di Abramo … e fu  durante il discorso tenuto in occasione dei Colloqui Mediterranei tenuto il  3 ottobre del 1958,  che La Pira,  sottolineò quale fosse  la comune vocazione storica dei popoli del Mediterraneo,  la comune missione storica …permanente … dei … popoli che vivono sulle rive di quel misterioso lago di Tiberiade allargato che è il Mediterraneo. Queste nazioni, col lago che esse circondano, costituiscono l’asse religioso e civile attorno a cui deve gravitare questo nuovo Cosmo delle nazioni … E praticamente cosa fare? … Preoccuparsi (con la preghiera, con la meditazione e con l’azione prudente, ma intelligente e a « largo respiro ») della « unificazione », della convergenza, di queste nazioni mediterranee: svolgere la propria azione politica, economica, culturale, sociale (religiosa) ecc. in vista della costituzione di questo « centro » del nuovo universo delle nazioni: in vista della costituzione di questo punto di attrazione e di gravitazione delle nazioni: perché da Oriente e da Occidente le nazioni « vengano a bagnarsi » in questo grande lago di Tiberiade, che è, per definizione, il lago di tutta la terra.

Durante i lavori del convegno  della situazione attuale dei cristiani del Patriarcato Latino di Gerusalemme,  parleranno don Raed Abshalia e Don Nandino Capovilla di Pax Christi.

Padre Aldo Tarquini, Priore Provincia Domenicana Romana Santa Caterina da Siena, che è è stato censore per la causa di beatificazione di Giorgio La Pira  porterà il saluto dei padri predicatori.

Il saluto della città di Pozzallo sarà dato agli illustri ospiti dal sindaco Luigi Ammatuna.

A conclusione dei lavori interverrà la professoressa Raweya al-Rawi dell’Università di Baghdad.

La giornata di giovedì 8 gennaio si aprirà con incontro per gli studenti che si terrà alle ore 10 presso lo spazio cultura “ Meno Assenza “ un incontro rivolto ai giovani, alle  generazioni nuove che per Giorgio La Pira  sono, … come gli uccelli migratori: come le rondini: sentono il tempo, sentono la stagione: quando viene la primavera essi si muovono ordinatamente, sospinti da un invincibile istinto vitale – che indica loro la rotta e i porti!- verso la terra ove la primavera è in fiore! ... Sentono il tempo: sentono la stagione storica nuova del mondo; sono internamente mosse da un invincibile istinto vitale che Dio loro comunica e che fa loro scoprire ed attraversare le frontiere nuove e le introduce – come Israele!- nella terra promessa ove scorre il latte ed il miele: la terra della pace, dell’unità, della libertà e della elevazione spirituale e civile di tutte le genti. Se tutto ciò è vero -ed è vero! – che fare allora? La risposta appartiene ad uno degli scopi essenziali di questo congresso: iniziare, appunto, insieme, …  arditamente, questa strada in ascesa – ancora ripiena di tante pietre di inciampo, di tante resistenze e di tanti pericoli- per attraversare le frontiere nuove della storia e pervenire così, come si è detto, alla terra promessa della pace, della unità, della libertà, della elevazione ed illuminazione spirituale e civile di tutte le genti.

Ad introdurre l’incontro per gli studenti, a cui parteciperanno i relatori del convegno di apertura di mercoledi, sarà il professor Carmelo Nolano presidente dell’Associazione per la gioventù Giorgio la Pira.

Alle 18 è previsto l’inizio la seconda Marcia per la fratellanza per la fratellanza e l’amicizia dei popoli  che dalla Chiesa di San Giovanni Battista raggiungerà la Chiesa Madre Madonna del Rosario si terrà un momento di preghiera per la pace in Terra Santa. Al momento di preghiera parteciperanno Maurilio Assenza, direttore Caritas Diocesi di Noto, padre Prakash Anthony Lohale, Kheit Abdelhafid presidente dell’della Comunità islamica di Sicilia e membro del direttivo nazione dell’Unione delle Comunità islamiche d’Italia; Don Raed Abushalia ; Caterina Biti, presidente Consiglio Comunale di Firenze e Luigi Ammatuna sindaco di Pozzallo.

Oggi in un momento storico in cui  la violenza, i conflitti armati sembrano prevalere, vogliamo rilanciare,  far nostro il messaggio di pace, di speranza  del professor La Pira, dare il nostro contributo per la costruzione di un  nuovo ponte di preghiera di dialogo ; desideriamo proporre momenti di  riflessione durante i quali popoli  fratelli della famiglia di Abramo si ritrovano insieme.  Un primo appuntamento per far brillare una piccola scintilla  che possa infiammare i nostri cuori. Crediamo che la pace non è un utopia; siamo fermamente convinti che la pace, la fratellanza, che l’ amicizia tra i figli di Abramo non è un utopia. Desideriamo far nostra la tesi di Isaia: perché non iniziare proprio …, dalla Terra Santa, la nuova storia di pace, di unità, di civiltà dei popoli di tutta la terra ? Perché non superare con un atto di fede religioso e storico e perciò anche politico, in questa prospettiva mediterranea e mondiale, tutte le divisioni che ancora tanto gravemente rompono l’unità della famiglia di Abramo, per iniziare, proprio da qui, quell’inevitabile moto di pace destinato ad abbracciare tutti i popoli della terra e destinato a edificare un’età qualitativamente nuova della storia del mondo ? … Un sogno, una poesia ? No, una prospettiva storica inevitabile. Il cammino dei popoli verso di essa può essere soltanto ritardato, ma l’ avanzata è inarrestabile

… Io sono profondamente persuaso … che i popoli della famiglia di Abramo troveranno la loro unità perduta, il ponte, la strada di Isaia ( 19, 23 ), e questa unità dei popoli dia Abramo sarà la promessa e come il fondamento dell’unità e della pace dell’intera famiglia dei popoli .

Crediamo profondamente, come Giorgio La Pira, che la … pace nel Mediterraneo sarà inoltre … l’inizio e il fondamento della pace fra tutte le nazioni del mondo. Quando questa pace del Mediterraneo sarà fatta e quando sarà fatta la pace fra tutte le nazioni, allora noi potremo ricordarci con gioia i divini messaggi di pace che sono risuonati su queste stesse rive.

Spes contra spem ! … Nonostante tutto non bisogna disperare: i lieviti di bene sono più potenti dei lieviti di male: il tempo li condurrà progressivamente – nella pazienza, nella speranza, nelle preghiera, nell’azione oculata e pronta – a maturazione vasta e sicura.

 

 

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