VITTORIA STRUTTURA A SOSTEGNO DELLE BRACCIANTI RUMENE

L’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cannizzo, rende noto che il Ministero dell’Interno ha manifestato la disponibilità a finanziare la ristrutturazione di un immobile di Contrada Alcerito, di proprietà del Comune, da destinare a struttura che favorisca l’integrazione e l’inclusione sociale della manodopera straniera, e in particolare di quella femminile rumena, occupata nel comparto agricolo.

“In questi mesi – dichiara Cannizzo – si è lavorato attorno al tavolo tecnico coordinato dal Prefetto, Annunziato Vardè, e dal capo di gabinetto della Prefettura, Massimo Signorelli, per cercare soluzioni al problema dello sfruttamento delle braccianti agricole rumene, anche alla luce dei casi che hanno destato maggiore allarme e che, fortunatamente, sono stati prontamente attenzionati dalle forze dell’ordine. Il tavolo, che si è avvalso della collaborazione di padre Beniamino Sacco e di padre Nicolai,  ha affrontato la problematica dal punto di vista sociale, cercando risposte in termini di supporto per assistenza legale e psicologica alle donne e al loro nucleo familiare.  Il comune di Vittoria si è detto sin da subito disponibile a reperire un locale che funga da struttura di supporto e ne ha individuato uno in Contrada Alcerito. L’immobile necessita di lavori di ristrutturazione e, grazie alla sinergia tra la Prefettura e l’assessorato comunale Servizi sociali, si è ottenuta la disponibilità da parte del Viminale a finanziare tali lavori con la somma di centomila euro, previa presentazione del progetto, che dovrà essere redatto entro settembre dall’Ufficio tecnico del Comune. Anche sull’integrazione delle lavoratrici straniere l’amministrazione comunale sta dimostrando sensibilità e voglia di fare, e lo dimostra il fatto che ha subito messo a disposizione il locale in cui ospitare la struttura. Entro settembre sarà inviato al Ministero il progetto di ristrutturazione, e contiamo di incassare l’ennesimo risultato positivo. Continuiamo a lavorare in sinergia con gli organi istituzionali del territorio per dare risposte di integrazione vera alle popolazioni che, in regola con le norme sul soggiorno in Italia, contribuiscono al benessere e alla crescita economica del territorio, e con ciò ci distinguiamo da chi usa l’argomento immigrazione per scopi propagandistici ed elettoralistici e parla alla pancia della gente senza individuare soluzioni condivise”.

 

 

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