VITTORIA. BLITZ ANTIDROGA DEI CARABINIERI

Nel corso della serata di ieri, in tutta la giurisdizione della Compagnia di Vittoria, sono state effettuate numerose perquisizioni personali e domiciliari, al fine di contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti tra i giovani, nei pressi dei principali luoghi di loro ritrovo e aggregazione. Positivo il bilancio dei controlli, con un 30enne arrestati, sorpreso con circa 24 grammi di hashish.

In particolare, a Vittoria, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno passato al setaccio molteplici abitazioni del centro storico dopo che da diversi giorni avevano effettuato servizi di osservazione e controllo, notando un certo andirivieni di persone, specie di adolescenti, in una abitazione di via Magenta: è scattato così il blitz che ha fatto finire in manette Barravecchia Davide.

Il giovane, nel corso della perquisizione domiciliare e delle pertinenze dell’abitazione, è stato trovato in possesso di 24 grammi di hashish, suddivisi in ben 5 dosi: materiale per il confezionamento, comprensivo di un bilancino perfettamente funzionante, e la droga sono stati rinvenuti nascosti nella camera da letto; inoltre nella disponibilità del 30enne i militari hanno anche trovato 335 euro in banconote di piccolo taglio, ritenute provento dell’attività delittuosa: il tutto è stato posto in sequestro penale.

L’uomo, successivamente condotto presso la caserma di via Giuseppe Garibaldi, al termine delle formalità di rito è stato sottoposto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione, a disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, dott.ssa Monica Monego, dinanzi alla quale dovranno rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio.

Ora, al vaglio degli inquirenti, che stanno proseguendo le indagini, la posizione dei giovani, per accertare l’eventuale complicità di altri criminali, e il canale di approvvigionamento della droga: la sostanza stupefacente sequestrata è già stata inviata presso il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Ragusa al fine di stabilirne il principio attivo e il numero di dosi ricavabili. Pertanto, le indagini sono suscettibili di ulteriori sviluppi operativi.

 

 

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