VALLE DELL’ACATE: «7 TERRE PER 7 VINI»

 

Amare il vino, prendendosi cura della terra da cui nasce. Valle dell’Acate, cantina da cento ettari nella Sicilia sud orientale, tra le aziende più intraprendenti e di successo nell’enologia italiana e internazionale, dedica alla sua regione, il progetto “7 terre per 7 vini”. Un percorso pensato per valorizzare le tipicità del territorio, associando a ogni vino l’area più rappresentativa, donando così al prodotto finale un’espressione caratterizzata e altamente qualitativa.

 

Dopotutto, i vini della linea più prestigiosa della cantina Valle dell’Acate sono 7, proprio come le terre dalle quali nascono. Terra gialla: per vigneti affacciati sulla costa, dal suolo sabbioso-argilloso e con il caratteristico colore giallo, per vini freschi e profumati, come il grillo dell’etichetta Zagra; Terra bianca: un altipiano a 250 mt slm, con terreni calcarei molto poveri ma di buona profondità, per il bianco potente, intenso ma delicato, Bidis; Terra nera con ciottoli di colore bianco: per vigneti dalla buona ossigenazione, da cui nasce il rosso Frappato, complesso nei profumi e con una buona acidità. E ancora: Terra rossa, con vigneti che si trovano sull’altopiano chiamato “Bidini Soprano”, composti da sabbie rosse chiaro o scuro di medio impasto con una buona profondità. Vigneti dai quali si ottiene il famoso Cerasuolo di Vittoria, rosso di punta di Valle dell’Acate, che ha ottenuto la denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). Dalla Terra nera, a c.ca 120 mt slm con terreno molto scuro nasce, invece, il Moro, di buona struttura con profumi spiccati di frutti rossi e cioccolato fondente; dalla Terra rosso arancio, a circa 200 mt slm, arriva il Rusciano, vino di grande struttura e complessità, mentre sulla Terra ocra e cretosa, respira un piccolo vigneto che produce non più di 800 gr di uva per pianta e da cui si origina il Tané.

 

«Ho sempre avuto un grande sogno: creare un’azienda agricola contemporanea e sostenibile e il punto di partenza non poteva che essere la terra. Da qui il progetto “7 terre per 7 vini” frutto di 50 anni di sperimentazioni sul campo, prima empiriche poi analitiche, che hanno indicato il terreno giusto, il più caratterizzante di ogni vigna, donando al vino un’espressione unica, in grado di esaltarne la cifra peculiare» – ha spiegato Gaetana Jacono, responsabile dell’azienda, aggiungendo: «La parola chiave è innovare. Non c’è impresa senza innovazione, innovazione sostenibile. In Sicilia siamo particolarmente avvantaggiati da condizioni climatiche favorevoli a una coltivazione sostenibile. Per questo, la filosofia che applico a ogni attività di Valle dell’Acate è “piccole cose fanno le grandi cose”, per lavorare con un forte senso di responsabilità pensando sempre alle generazioni future».

 

 

Valle dell’Acate, infatti, guidata da Gaetana, artefice di una vera e propria rivoluzione, è figlia di sei generazioni di imprenditori enoici ed è oggi simbolo di impegno nella salvaguardia dell’ambiente attraverso percorsi produttivi basati sui principi della sostenibilità: dall’utilizzo di sistemi di irrigazione che massimizzano l’efficienza dell’acqua evitandone lo spreco, alle azioni svolte per riqualificare il territorio circostante attraverso opere di ristrutturazione della cantina. Una scelta responsabile che ha consentito a Valle dell’Acate di distinguersi con una produzione di 400.000 bottiglie, esportate in Europa, Stati Uniti, Cina, Giappone, Russia e India.

 

 

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