È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN FINE SETTIMANA DA DIMENTICARE PER MARINA DI RAGUSA
13 Lug 2015 14:32
“Dopo aver fatto perdere la bandiera blu a Marina di Ragusa, quest’Amministrazione sembra si stia mettendo d’impegno per far perdere anche la bandiera verde”. E’ il commento che arriva dai consiglieri comunali del Pd Mario D’Asta e Mario Chiavola a proposito delle pratiche negative che l’attuale Giunta sta mettendo in campo. “Sembra che si stiano mettendo d’impegno – dicono i due consiglieri – per distruggere definitivamente l’immagine positiva che si è cercati di costruire nel corso degli anni con il nuovo volto dato a Marina di Ragusa, con il nuovo lungomare e con una serie di servizi garantiti. Iniziative che hanno portato i pediatri italiani ad assegnare, tramite una votazione, la bandiera verde a Marina di Ragusa perché divenuta una località a misura di bimbo e di famiglia. Ma da qualche tempo a questa parte siamo costretti a rilevare alcune carenze”. I consiglieri comunali fanno riferimento, ad esempio, ai bagni pubblici che si trovano proprio all’inizio del lungomare Andrea Doria. “Se lo scorso anno restavano aperti praticamente 24 ore su 24, quest’anno si registra invece un’apertura a singhiozzo. Ieri, una delle prime domeniche estive affollate in spiaggia – proseguono – i servizi igienici non sono stati resi disponibili nel modo opportuno. Già a metà pomeriggio erano chiusi e la gente in spiaggia non sapeva dove poter espletare i propri bisogni. Stessa cosa nelle ore serali e notturne. I locali pubblici sono stati presi d’assalto con code interminabili da quanti avevano bisogni fisiologici da espletare. Insomma, una carenza del pubblico addossata ai privati”. Ma non è solo questo l’aspetto che viene messo in evidenza. “Disfunzioni e disservizi sono ormai all’ordine del giorno – commentano ancora – Altro che spiagge con servizi e a misura di bimbo. I grillini sono riusciti a creare spiagge di serie A e spiagge di serie B. In alcune, dove magari c’è più visibilità, hanno messo le docce nuove, in altre hanno lasciato quelle vecchie, alcune delle quali malfunzionanti. Inoltre, nel tentativo di creare un miglioramento, hanno allestito tubi per sciacquare i piedi ma questo ha causato la diminuzione di pressione dell’acqua creando praticamente ulteriori disagi. E che dire del lungomare Andrea Doria, una volta isola felice per le famiglie? Si è adesso nella più completa deregulation. Auto parcheggiate con spazi ridotti per la passeggiata, mezzi che vanno in controsenso senza che nessuno interviene e poi biciclette e pattinatori che vanno indisturbati tra la folla domenicale nonostante le ordinanze. Per non parlare delle scelte poco felici sulla piazza principale. Siamo a metà luglio e dunque a stagione estiva avviata ormai da oltre un mese e mezzo, ma non c’è stato nemmeno un minimo intrattenimento per villeggianti e turisti. Programmazione in ritardo, scarsamente pubblicizzata e scelte che continuano ad essere solo un disagio, come i parcheggi blu nella seconda parte del lungomare, dove al danno si è aggiunta la beffa visto che una macchinetta su due per pagare il parcheggio risulta essere ormai da settimane in manutenzione. Gli automobilisti non solo devono pagare per parcheggiare, ma devono anche farsi una scarpinata fino alla macchinetta funzionante per acquistare il ticket. Chissà se i pediatri italiani anche il prossimo anno, alla luce di tutti questi disagi, confermeranno la bandiera verde perché ad osservare adesso la vivibilità della frazione marinara tanti aspetti lasciano a desiderare. Infine, da registrare, in questo fine settimana, la presenza di tende sulle spiagge principali. Come a dire che ciascuno fa quello che gli pare. Infischiandosene delle regole. Ma è questa la Marina di Ragusa che vogliamo?”.
© Riproduzione riservata