SULLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO COMUNALE DI SCICLI

 

Per quanto con ogni probabilità in possesso di chi legge riteniamo di fare cosa utile e gradita inviando all’attenzione il DPR 29 aprile 2015 recante lo scioglimento del consiglio comunale di Scicli (Ragusa), a norma dell’art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.

Si vuole qui esprimere il massimo rispetto per l’indagine amministrativa svolta dalle Autorità, ferma restando una serie di osservazioni che verranno rappresentate nelle sedi istituzionali.

Desideriamo tuttavia esprimere il nostro vero e proprio dispiacere dal non aver letto che proprio il Sindaco Susino, unitamente al Funzionario da lui incaricato al settore Ecologia, è stato colui che con la sua fermezza ha determinato nel 2014 il licenziamento dei personaggi di cui si parla nel documento, personaggi peraltro assunti dall’Impresa  e non dal Comune. Condividiamo i diffusi e giustamente negativi riferimenti all’inefficace Piano di Risanamento del 2012, ma non comprendiamo l’assenza di un cenno al nuovo Piano messo a punto nel 2014, Piano che numerosi e concreti riconoscimenti ha già ottenuto dalla Corte dei Conti. Ci si sarebbe aspettati, anche, un cenno positivo al fatto che tre bilanci comunali, e il detto Piano di Risanamento, siano stati esitati nel 2014 in meno di 8 mesi di lavoro, caso probabilmente unico in Italia. Non vi è cenno neanche ad altre azioni condotte nel 2014, dall’abbattimento di numerose costruzioni abusive – anche qui in numero maggiore che in altre città italiane – alle attività di Prevenzione della Corruzione messe in atto (certificate dal Commissario straordinario con nota prot. 30 del 24 febbraio 2015), né al Piano di Intervento per la gestione dei rifiuti, approvato dalla Giunta con direttiva 150 dell’8 agosto 2014 e inviato alla Regione pochi giorni dopo per l’approvazione. Né è secondario che Ministero agli Enti Locali abbia approvato nel dicembre del 2104 la nuova Pianta organica del Comune di Scicli. Non leggiamo apprezzamenti verso la dimostrazione di fiducia sull’attività svolta dal Comune palesata dalla Cassa  Depositi  e  Prestiti, che per  il  ripianamento  delle  passività  pregresse ha  concesso  in successione cospicui finanziamenti ad hoc: DL 35 e DL 66. Provvedimento, questo, che ha finalmente eliminato le passività accumulate nel passato e che, insieme ad una accorta gestione della Ragioneria comunale, ha fatto piazza pulita dei debiti fuori bilancio, malcostume diffuso dalla vecchia politica in tutti i Comuni italiani e che ha contribuito ad affossarli finanziariamente.  Riteniamo, tuttavia, possa trattarsi di sviste e manchevolezze che verranno recuperate nelle sedi competenti, a favore della Città di Scicli.

Cordiali saluti

Giampaolo Schillaci

Assessore della “Giunta Tecnica” del Comune di Scicli – anno 2014

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