SUL PG DELLA CITTA’

I consiglieri del PD sullo schema di variante non hanno mai esibito i muscoli e, pur avendo nel 2013 la maggioranza in Consiglio comunale, hanno sempre cercato la condivisione con la parte sana dell’opposizione.

Oggi, che il Tar ha accolto il nostro ricorso all’emendamento della maggioranza macedonia Aiello-Mustile-Artini-Moscato che ci avevano presentato le carte del Piano senza la relativa cartografia, diciamo con grande senso di responsabilità che occorre ripartire dal lavoro fatto in questi mesi dall’assessore Cilia.

Ma deve essere chiaro che quello che serve alla città è soprattutto il completamento delle periferie attraverso l’eliminazione delle sacche di terreni incolti.

Il gruppo consiliare del PD ritiene che i due punti cardine del Piano regolatore generale debbano essere lo sblocco turistico alberghiero a Scoglitti e lo sblocco dei vincoli trentennali che gravano sui terreni di molti cittadini.

Anche la Zona franca urbana impone che gli operatori commerciali, gli artigiani possano trovare i necessari supporti logistico-urbanistici che il nuovo Prg garantirebbe.

Il mio appello è a quella parte di opposizione che si pone in modo responsabile e che non si lascia coinvolgere da chi opera in modo disfattista.

Lo esige la città e il suo sviluppo futuro.

 

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