SUL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE DI MODICA

         Il comunicato del Sindaco in merito al commissariamento per l’approvazione del consuntivo 2014 mi ha veramente stupita. Con estrema chiarezza afferma che il commissario Sajeva «ha preso atto dell’approvazione della delibera, da parte della giunta, dello schema di consuntivo 2014 così come voluto dalle nuove disposizioni (emanate il 17 luglio scorso dalla Regione siciliana)» -cito testualmente, dunque rispetto anche eventuali errori- «che ci ha costretto a rimodulare il documento che avevamo già approvato in giunta il 19 giugno scorso.»

E aggiunge:

«La riapprovazione del conto consuntivo 2014, secondo le nuove disposizioni, ha posto i funzionari nella condizione di dover lavorare su elementi e dati ragionieristici di venti anni fa e ciò ha determinato non semplici tempi di lavorazione.»

 

Sono allibita perché qui due sono le possibili verità: o il sindaco ha torto e ha ragione l’Assessore regionale; o il sindaco ha ragione e, dunque, l’Assessore Pistorio ha torto.

Supponiamo che il sindaco, come io ritengo, abbia torto: non tanto perché lo  decida io, ma perché lo dice lui stesso nella dichiarazione pubblicata: quando afferma che lo schema di conto consuntivo era stato approvato in giunta già il 19 giugno. Chiunque capisce che se lo ha approvato in giunta il 19 giugno, due sono le conseguenze implicitamente ammesse:

 

-primo che non è stato approvato entro il 30 aprile, ma due mesi e venti giorni dopo la scadenza stabilita per legge;

-secondo, che non è stato nemmeno approvato dal Consiglio, com’è disposto per legge, ma dalla sola giunta. Il che, ovviamente, non basta.

 

Ammette, quindi, sia pure tra le righe, che non l’ha fatto approvare nei termini di legge. Ricorre al discorsetto indecente che tanti altri Comuni si trovano nelle sue stesse condizioni e che, tuttavia, non sono stati commissariati. Ma sarebbe meglio che stesse zitto, poiché lui è il sindaco di Modica e, come tale, deve limitarsi a guardare i guai propri.

 

Se, invece, supponiamo che il ritardo del Comune di Modica sia stato determinato dalla stessa Regione che, come ha detto e scritto, gli ha chiesto adempimenti tali da dover riesaminare gli ultimi venti anni di gestione del Comune, il discorso è ancora più semplice: il ritardo è stato causato dalla Regione e la Regione, per ciò, ne è giuridicamente responsabile. In questi casi il sindaco deve difendere il decoro dei cittadini e dell’istituzione comunale e, per tanto, deve denunciare l’assessore per abuso d’ufficio. Deve chiedere al Tar di annullare il decreto di commissariamento perché egli non è responsabile del ritardo che gli viene imputato. Il Sindaco, anzi, ha rispettato la legge e ha seguito, come un cagnolino, gli ordini e i cambiamenti umorali della Regione. Ignazio Abbate io lo conosco per la vivacità e gli affondi: non riesco a vederlo nelle vesti della vittima; per ciò, se è convinto di quello che dice, chiami subito l’avvocato e denunci l’abuso dell’Assessore Pistorio.

Da ultimo una domanda e mi scuso se non riesco a controllarla: se la scadenza era chiaramente fissata per il 30 aprile e la giunta ha aspettato il 19 giugno per approvare lo schema di consuntivo, quali sono stati i reali motivi del ritardo, dal momento che le richieste della Regione sono arrivate il 17 luglio? E inoltre: se l’Assessore regionale ha chiesto gli aggiornamenti ragionieristici il 17 luglio come mai ha nominato il commissario ad acta proprio mentre l’Amministrazione lavorava per obbedire ai suoi ordini? Non è che la richiesta regionale fosse finalizzata ad un obiettivo diverso dal conto consuntivo? Mi vuol fornire, pubblicamente una risposta su questo quesito? Una risposta, ovviamente, che tutti i cittadini possano capire.

Grazie, ovviamente, e auguri                                                                                       

 

P.S. Si rende conto, caro Sindaco, che le mie battaglie non sono sterili polemiche ma apporti fondati sulle leggi, che presto o tardi giungono a segno?

 

 

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