È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
“STRISCIONI E PRESIDI DAVANTI GLI ISTITUTI SUPERIORI DI TUTTA ITALIA
14 Set 2015 13:50
A Modica ed a Scicli questa mattina il movimento studentesco ha esposto uno striscione davanti , al liceo G. Galilei e Cataudella , per opporsi al preoccupante tentativo di indottrinamento omosessualista, ormai in atto nelle nostre scuole di ogni ordine e grado. “Anche quest’anno – dichiara Angelo Cappello responsabile prov. del movimento – <<non daremo tregua alle istituzioni, scendendo in piazza tutte le volte che sarà necessario per prevenire la lobotomizzazione della nostra gioventù>>. Non è accettabile, infatti, che attraverso la ridicola Teoria del Gender, si faccia passare nelle scuole come cosa normale la riduzione della figura dei genitori a semplici numeri (genitore 1 e genitore 2), andando a svuotare di significato i rispettivi ruoli all’interno della famiglia; oppure, cosa ancor più grave, propagandare la folle idea secondo la quale essere uomo o donna è soltanto una convenzione sociale, e che il sesso di un individuo possa essere scelto prescindendo totalmente dal fatto biologico. In natura, infatti, senza alcuna sovrastruttura culturale, il maschile e il femminile non soltanto sono differenti, ma fanno la differenza. Sono complementari e non di certo intercambiabili o opinabili. La personalità e il carattere si cominciano a delineare fin dalla giovane età. Dare ai bambini la possibilità di “scelta” non solo li disorienta ma li fa crescere deboli e insicuri. In un paese come il nostro dunque, in cui i ragazzi sono sempre più fragili, lontani dai sani valori della tradizione, senza punti di riferimento e lasciati alla deriva dalla nostra classe politica, la soluzione non è certo l’introduzione di una delirante “teoria del gender”. La chiamano “Buona Scuola” ma le premesse stanno dimostrando l’esatto contrario. La nostra idea di gioventù è combattiva, maschia se vogliamo, non forviata da stereotipi sociali dove l’inversione è la regola e la normalità un disvalore. Anche quest’anno siamo pronti alle barricate”!
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