STORICHE SENTENZE DEL TAR DI CATANIA PER LA SALVAGUARDIA DELLA RISERVA NATURALE DEI PANTANI DELLA SICILIA SUD-ORIENTALE

Legambiente esprime grandissima soddisfazione per le recenti sentenze 556, 557, 558 e 559 emesse il 27 febbraio 2013 dal TAR Catania – Sezione 2 con cui sono stati respinti i ricorsi presentati per l’annullamento del decreto istitutivo della Riserva Naturale “Pantani della Sicilia Sud Orientale”, nei comuni di Pachino, Noto e Ispica. I ricorsi erano stati presentati dal Comune di Pachino, dal Consorzio del Pomodorino e dalle ditte Spatola e Acquazzurra.

“Si tratta di una grande giornata nella quale sono prevalse le ragioni della Natura rispetto agli interessi settoriali – dichiara Angelo Dimarca Responsabile Regionale Conservazione Natura di Legambiente Sicilia . E’ cosi’ salva un’area di interesse internazionale per la presenza di specie di uccelli rare e minacciate, come dimostrato dai provvedimenti di tutela dell’Unione Europea e dagli autorevoli studi dell’ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente. Ma vi è di più: le articolate e motivate sentenze del TAR Catania rappresentano una svolta nel consolidamento delle azioni a tutela delle aree naturali protette, perché sono state smontate una per una argomentazioni, da noi ritenute strumentali e suggestive, finalizzate esclusivamente a rendere prive di vincoli aree di grandissimo interesse naturalistico. Per quanto riguarda la parte di rinvio alla Corte Costituzionale sul rapporto tra legge regionale e legge nazionale circa le modalità di consultazione dei comuni, bene ha fatto il TAR a porre il problema, senza peraltro intaccare i vincoli ed il funzionamento della riserva. Se la Corte Costituzionale dovesse dire che prevale la legge quadro dello stato del 1991 rispetto alla legge regionale del 1988, ciò varrà per tutti gli aspetti e non solo per quelli che oggi convengono al Comune di Pachino e quindi anche per i profili di maggiore rigore previsti dalla normativa nazionale rispetto a quella regionale”.

“Occorre subito lavorare per consolidare sul territorio la riserva – dichiara Antonino Duchi, Presidente di Legambiente Ragusa – con progetti finalizzati alla protezione dell’area, alla pubblica fruizione, al recupero ambientale delle aree aggredite in passato da attività illegali ed alla valorizzazione delle attività tradizionali. Un’altra Vendicari è ora possibile anche a in provincia di Ragusa”.

 

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