È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
SINDACI, DEPUTATI, FORZE SOCIALI ED IMPRENDITORIALI A RACCOLTA PER IL CORFILAC
09 Lug 2014 15:55
Così come l’Università con la Facoltà di Lingue, il Corfilac è uno dei punti di forza del nostro territorio cui quest’ultimo non può rinunciare. Per le funzioni che svolge e il contributo scientifico che l’ente-consortile dà alla filiera lattiero-casearia dovrebbe supporsi essere interesse di tutti salvaguardarne il ruolo e la presenza. Dovrebbe essere precipuo interesse di tutte le istituzioni del territorio, dai Comuni dell’ex Provincia alla Camera di commercio, dalla Prefettura agli Enti regionali decentrati e le parti datoriali e sociali, essere allarmati davanti al graduale ed inarrestabile sbriciolarsi delle funzioni di grande valenza socio-economica e scientifica che questa realtà consortile ha garantito e garantisce tuttora allo sviluppo del territorio: assistiamo, invece, ad una lenta agonia aggravata dalla indifferenza di tutti quei soggetti a presidio della tutela complessiva del nostro territorio; assistiamo anche al ritardo, alla superficialità e alla disorganicità della Regione, che pure tra i suoi compiti istituzionali ha anche quello di determinare azioni che aiutino a promuovere crescita e sviluppo.
Tutelare e rafforzare le funzioni del Corfilac è dovere di tutti gli enti territoriali dell’ex Provincia e non può essere lasciato soltanto alle prerogative del Comune di Ragusa e del sindacato.
Per il contributo provinciale e oltre che l’ente consortile fornisce pensiamo dovrebbero essere tutti i Sindaci ad alzare la voce e farsi carico di una battaglia da intraprendere con la Regione siciliana per far si di scongiurare l’eventualità del declino di un “gioiello”, che rappresenta la incarnazione di un tessuto socio-economico che ha saputo elaborare presidi in grado di arricchire e valorizzare i propri prodotti. Parlare del Corfilac significa, dovrebbe significare per tutti parlare di una realtà che fa un tutt’uno con l’ossatura e la specificità del nostro tessuto economico, significa pensare non ad un ente concepito come scorporato rispetto al territorio, ma di un contesto complessivo di cui il Corfilac è parte integrante e costitutivo e che quindi va difeso strenuamente nella sua interezza.
Fin qui tutto si è svolto come se la vertenza Corfilac fosse una questione tra Regione e sindacato. Lo è anche, e in questo il Sindacato sta pienamente facendo la parte che gli compete e la farà per le problematiche che da essa derivano, ma è soprattutto una vertenza del territorio, che il territorio deve sapersi intestare attrezzandosi per difendere il proprio futuro, aprendo un confronto con la Regione per mettere in sicurezza questo importante ente di ricerca..
Come Organizzazione sindacale chiameremo a raccolta i Sindaci, i Parlamentari, tutte le forze sociali e datoriali per aprire un confronto volto a capire la consapevolezza che tutte le istituzioni hanno del problema- territorio, per costruire una idea di sviluppo in cui venga rinnovata e rafforzata la funzione di crescita del Corfilac.
E’ possibile e tollerabile che un gioiello di tale valenza venga lasciato senza risorse da quasi un anno? E’ tollerabile, con il totale silenzio di tutti, che la Regione siciliana non sia riuscita sin qui neanche a trasferire integralmente all’ente-consortile le risorse appostate nel bilancio del 2013? che di queste risorse del 2013 la Regione ne deve ancora versare € 800.000? che i dipendenti non ricevono da 7 mesi lo stipendio? E’ possibile ritenere fatto secondario non fornire al Corfilac le risorse minime per programmare ricerca e attività i cui effetti economici e di sviluppo potrebbero riverberarsi positivamente sul territorio? E’ pensabile che la legge di stabilità regionale del 2014 ha previsto per l’ente-consortile solo uno stanziamento di € 190.000? Si deve sperare che l’emendamento proposto in commissione bilancio alla finanziaria-ter vada a buon fine prima nella medesima commissione e poi all’Ars per avere certezza che forse ci sarà qualche possibilità di vita per l’ente-consortile? Questi ritardi non significano che l’Ente sovra-ordinato disconosce una realtà importante? e disconoscendola la Regione non viene meno alle proprie funzioni di ente sovra- ordinante e programmatorio?
Non è forse giunto il tempo di uno slancio di tutti i soggetti del territorio per contrattare con la Regione siciliana condizioni e possibilità di sviluppo, facendole assolvere i compiti cui è chiamata per attribuzioni istituzionali?
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