SCICLI: CHIUDE DOPO 24 ANNI L’ASILO NIDO COMUNALE

Una cena allietata dalle urla gioiose e giochi di bimbi inconsapevoli è stata quella che ieri sera ha suggellato, tra maestre e genitori, l’addio all’Asilo Nido Comunale di Scicli dopo oltre vent’anni di accoglienza, amore, coccole, giochi, feste e perché no, qualche rimprovero ai bambini piccoli della città.

L’Asilo Nido comunale, per anni fiore all’occhiello della città, chiude stavolta in via definitiva e chiude al contempo una struttura nuova di zecca inaugurata nel febbraio 2015, con un grosso investimento di soldi pubblici. È un vero peccato e una perdita per tutta la comunità.
Quest’anno, grazie all’impegno delle famiglie, si era riusciti a scongiurare la chiusura già dietro la porta e i genitori avevano accettato di pagare una retta unica elevata, che non teneva conto delle fasce di reddito, pur di garantire una continuità didattica ai propri bambini. Una scelta che aveva permesso loro di rimanere in quel nido che assicurava il calore delle maestre e del personale in servizio e la presenza dei primi amichetti, delle prime relazioni con il mondo, quelle che non si dimenticano mai. Un anno difficile, fatto di battaglie continue e di impossibilità di dialogo con il Comune, in cui solo la professionalità e l’esperienza delle bravissime maestre (Franca Carnemolla, Marinella Padua, Marisa Pisana, Concetta Azzaro, Daniela Causarano) ha garantito e salvaguardato la serenità dei bambini.

Quello che indigna è che, come si è avuto modo di constatare, tutto avviene nel SILENZIO e nel mistero. Fino all’ultimo giorno, oggi 30 giugno, nessuna comunicazione è mai arrivata dall’Ufficio Scolastico circa le intenzioni sulle sorti del Nido Comunale. Nessun comunicazione ai genitori circa l’attivazione del mese di luglio, fino ad oggi sempre garantito, nonostante i documenti di adesione fossero stati debitamente compilati e sottoscritti. Nessuna comunicazione alle stesse maestre sul ruolo che da domani mattina dovranno andare a ricoprire. Tutto nell’indifferenza più totale, come se i bambini fossero degli oggetti che basta spostare da un posto all’altro, come se il primo dovere di un amministratore, che sia al vertice o che abbia un ruolo di dirigente, non sia quello di essere prima PERSONA poi burocrate soprattutto quando si tratta di BAMBINI.

Il Comune di Scicli è in dissesto e questo è un dato di fatto. Un buco di bilancio dovuto ad anni di gestione non oculata e dell’accumulo di debiti fuori bilancio, un buco che deriva dall’esiguità di progetti realizzati al fine di poter ottenere dei fondi, un buco dove non dovrebbero essere buttati servizi fondamentali di una città che vuole definirsi civile. Quanto incidono trenta fogli di carta per comunicare alle famiglie le intenzioni dell’Ente? Quanto meno incidono delle comunicazioni via mail per dar modo ai genitori prima di far qualcosa (se possibile), poi eventualmente, e a malincuore, di organizzarsi? Costa troppo fare il proprio dovere di persona e di amministratore in questa città?

Nel silenzio, nel mistero e con assoluta mancanza di rispetto per bambini, famiglie, maestre, bidelli, cuochi chiude l’Asilo Nido Comunale di Scicli.”

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