RIPASCIMENTO MORBIDO: A CHE PUNTO SIAMO?

Da più parti ci richiedono informazioni sulla situazione del progetto di Ripascimento Morbido che interessa la fascia costiera e molti esprimono perplessità sul suo completamento dato che – è evidente a tutti – i lavori iniziati dopo l’estate scorsa con la messa in sicurezza di un tratto di litoranea, si sono, è proprio il caso di dirlo, arenati.

Si tratta di preoccupazioni giustificatissime dato che, anche per questa stagione estiva, dovremo subire i danni di un’erosione che non si arresta.

Per sgomberare il campo da dubbi e supposizioni ci siamo attivati per avere una informazione corretta e certa contattando il RUP (responsabile unico del progetto) ed il progettista. Dalle informazioni avute possiamo affermare che il Progetto di Ripascimento Morbido contro l’erosione della nostra costa sta subendo un rallentamento ma non un blocco come molti vogliono far credere.

Riassumendo il progetto prevede, come primo intervento, la messa in sicurezza della litoranea: questa parte di lavoro è stata già completata dalla ditta PACOS, aggiudicataria dei lavori di ripascimento.

A questo punto, secondo quanto previsto in progetto, si passerà alla realizzazione dei pennelli: veri muri a secco, lunghi circa 80 metri e larghi 7, che saranno realizzati con massi delle stesse dimensioni della massicciata della strada (categoria 3) e verranno incassati nel substrato sabbioso ad una profondità di circa mt. 2,50 restando visibili a pelo d’acqua.

Per la messa in opera di questi pennelli è stato necessario ottenere il nulla osta dell’ARTA (Assessorato Regionale Territorio ed Ambiente) che è stato rilasciato la scorsa settimana. Solo adesso, quindi, i lavori per la realizzazione dei pennelli potranno iniziare, ma, visto l’imminenza della stagione estiva, ormai alle porte, è facile prevedere che la loro realizzazione slitterà a dopo l’estate, in ossequio alla legge nazionale che impedisce ogni tipo di intervento nelle zone balneari, nel periodo estivo.

Con la realizzazione dei pennelli l’erosione sarà immediatamente arrestata e comincerà naturalmente la cattura delle sabbie con l’evidente crescita della spiaggia a spese del mare che arretrerà.

Seguirà a questo punto l’ultimo intervento che sarà quello dell’immissione delle sabbie. Per evitare di prenderle nella cava sottomarina antistante Termini Imerese, la ditta PACOS ha chiesto l’autorizzazione all’utilizzo di sabbie provenienti da Donnalucata. In questo modo verranno, oltretutto, abbattuti i costi e raddoppiato il volume della sabbia da ripascire che passerà dai 20.000 mc previsti in progetto ai 40.000 mc.

Tutto questo in quanto tempo? Difficile stabilirlo dato che sono presenti molte variabili prima fra tutte le condizioni metereologiche. Noi siamo fiduciosi che la ditta appaltatrice farà di tutto per renderci la nostra spiaggia il più presto possibile.

Resta il problema del tratto di strada limitrofo al viale Kennedy, totalmente franato. Un vero pericolo per il traffico e per le gente oltre che uno scempio! Purtroppo quel tratto (che non rientra nello stralcio di progetto che si sta realizzando) resta di competenza della Provincia che dovrebbe provvedere alla sua sistemazione ma che, fin’oggi, nonostante le segnalazioni e le proteste ricevute, non ha mosso un dito! Cosa fa il Commissario Straordinario della Provincia Dario Caltabellotta? Il suo silenzio e il suo immobilismo ci preoccupa. In mancanza di un immediato intervento, data la situazione reale di pericolo, ci vedremo costretti a rivolgerci al Prefetto!

 

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