“RIFUGIATO A CASA MIA”

Il 20 giugno si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato, appuntamento annuale voluto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che da oltre dieci anni ha come obiettivo la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sulla condizione, spesso sconosciuta ai più, di questa particolare categoria di migranti. In questa occasione la Caritas Diocesana lancia la propria adesione all’iniziativa di Caritas Italiana “Rifugiato a casa mia” che prevede non strutture di accoglienza, ma una accoglienza individuale (fatta, quindi, di piccoli numeri) di una singola persona all’interno di una famiglia o ancor meglio all’interno di una comunità parrocchiale che attraverso 2/3 famiglie accoglie le persone e la fa sentire tali. Le persone o le comunità interessate alla iniziativa possono già mettersi in contatto con la Caritas diocesana che avvierà nel prossimo futuro l’iniziativa. Le motivazioni che stanno alla base di questa scelta sono le cifre sempre in crescita di persone che fuggono dagli orrori della guerra e della fame e la possibilità di offrire un’alternativa praticabile agli affollati e alienanti Centri per i richiedenti asilo e anche al sistema Sprar, con una proposta volta a sperimentare un approccio innovativo attraverso il coinvolgimento della comunità cristiana e secondo modalità che saranno rese noto nelle prossime settimane.

La Caritas diocesana di Ragusa, infine, in questa giornata vuole affermare l’urgenza di sviluppare un sistema di accoglienza adeguato e non emergenziale, diffuso e proporzionato ai reali bisogni delle persone che arrivano sul nostro territorio per chiedere protezione. Mentre auspichiamo che l’Europa non sia la somma degli interessi dei singoli Stati, ma un progetto comune di sviluppo umano, solidamente fondato sui valori condivisi, pensiamo anche che sia importante il contributo che ciascuno può dare. Accogliere i rifugiati, provocatoriamente anche a casa nostra, può diventare un’occasione per immaginare nuovi percorsi che ci aiutano a costruire una società giusta ed un Paese migliore.

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