QUANDO LA REGRESSIONE E’ L’UNICO MODO PER ANDARE AVANTI

Regressione come ripartenza. Sapientemente e terapeuticamente ne parla lo psicoterapeuta di origine argentina Alfredo Canevaro, e lo fa descrivendoci il modo in cui avviene il volo del cormorano, descrizione che si trasforma in un’importante similitudine.

I cormorani sono uccelli marini che prima di abbandonare il nido regrediscono a comportamenti appresi nelle prime ore di vita: pigolano, dondolano fino a spiccare poi il volo. Un passo indietro per farne due in avanti, in una sorta di re-progressione, ovvero di una regressione finalizzata al progresso. Il cormorano, come l’uomo, aspira a diventare un essere indipendente, autonomo, e questo riesce a farlo solo dopo cinque salti/passi all’indietro. Dopo ogni salto, l’uccello marino regredisce a modi di agire più “infantili”, meno “organizzati”, per poi continuare fino a diventare “adulto”.

Non sono salti facili: gli zoologi spiegano come durante questo “percorso”, il cormorano si trovi ad essere senza territorio e senza cielo, come un vagabondo, senza la possibilità di appoggi sicuri. Questo lo porta a ritornare a cercare cibo dai suoi genitori, una regressione che dura per alcuni giorni, fino a scomparire. Era ritornato per rifare le valigie e ripartire di nuovo: finalmente maturo, dopo il quinto passo all’indietro, è pronto al volo autonomo. L’ultima fase è stata la più dura, ma è quella che gli ha procurato l’indipendenza finale. Senza ascoltare i cinguettii di chiamata dei genitori adesso il cormorano riesce a volare verso le coste della Tunisia e della Spagna, libero, per ritornare solo alla prossima primavera.

Il volo del cormorano è commovente, Canevaro riesce perfettamente a creare una similitudine in cui ognuno di noi come figlio, genitore, individuo può perfettamente ritrovarsi.

A chi è troppo severo con se stesso da non “permettersi” di regredire nemmeno un istante, senza sapere che per un nuovo inizio è spesso necessario un breve ritorno a qualcosa di primitivo per potersene distaccare, proprio per capire cosa non ha funzionato, ai genitori che credono che i propri figli crescendo siano diventati crudeli o indifferenti verso loro, quando in realtà stanno solo tentando disperatamente di trovare il proprio cammino o “volo”, ad ogni uomo e donna che non credono in modo sufficientemente “forte” nel proprio viaggio, dedico la frase del dott. Rof Carballo: “Forse la funzione biologica dell’emozione è quella di mantenere l’uomo in permanente possibilità di immaturità, cioè di Re-Progressione”.

Regredire per Progredire.

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