QUANDO A PARLARE SONO LE ARMI

Abbiamo sentito in tv una storia assurda avvenuta a Catania tra vicini di casa.

Il signore Gioacchino  con il suo vicino di casa  si odiavano . Ne è nata una rissa poiché dalle  parole si è passati ai fatti. Gioacchino , 46 anni, infatti, è stato insultato da un pregiudicato di 20 anni con “sei uno sbirro ora ti scanno” e allora per difendersi da un coltello che il giovane aveva già estratto dalla tasca colpendolo in volto, l’ha accoltellato a sua volta con un coltello da cucina. L’anziano  ha colpito il giovane che  è stato ricoverato per ferita da punta a taglio all’addominale  sinistro . Gioacchino, con precedenti penali anche lui come il giovane, è stato trovato ancora a  terra ferito ed  è stato arrestato per tentato omicidio . La vicenda è emersa dopo che qualcuno  ha accompagnato  la vittima, il ragazzo di 20 anni,  all’ ospedale .

I medici hanno capito subito come erano stati fatti i tagli , cioè un arma da taglio e hanno chiamato i carabinieri per metterli al corrente  del caso.

I carabinieri si sono recati nel luogo dell’agguato e hanno trovato Gioacchino C.  ancora a terra e ferito al volto il quale è stato interrogato e richiuso in carcere a Catania.  

A volte anche nei condomini succedono risse tremende a causa di bollette troppo care da pagare o odi covati a lungo.  Ormai non si dialoga più. La cronaca riporta anche casi gravi in cui l’aggressore ha ucciso o preso a botte un condomino o  l’amministratore. Anche il caso di Olindo e Rosa che sono stati condannati all’ergastolo per aver sterminato un’intera famiglia di vicini di casa.

Stefano  Giummarra   e Francesco Poidomani classe IV C scuola Primaria Paolo Vetri

Referente giornalista Giovannella Galliano

 

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