QUALE IL FUTURO DEI TERRITORI?

Possiamo parlare di decentramento anche a proposito del Consorzio universitario di Ragusa, come abbiamo sentito parlare oggi al prof.Uccio Barone, in seno all’incontro sul potenziamento delle Università del Sud, quando a Roma e nell’attività quotidiana del governo tutto è accentrato nelle mani di Renzi, di Padoan e della Boschi?

Crediamo che sia anacronistico, realmente!!!

Se vogliamo parlare tra intellettuali e uomini di cultura, possiamo anche affrontare le tematiche utopisticamente e non realmente-

I liberi consorzi non ci sono, sono in fieri. Le Provincie , fra l’altro liberi consorzi, stanno morendo pian piano. E allora di che cosa parliamo, dell’importanza della ricerca, di cui tutti siamo convinti che rappresenta una ricchezza per le piccole e medie imprese. Ma siamo convinti che queste ,che sono la nostra realtà economica, siano nell’interesse politico governativo?

Crediamo che stiamo assistendo alla morte dei territori , che hanno difficoltà a sopravvivere non solo in relazione all’amministrazione, ma per motivi economici con i tagli in essere, che non permettono a questi di esprimere le loro peculiarità, al di là dell’appartenenza alla destra, sinistra o centro, anche se questi sono diventati solamente punti convenzionali di orientamento politico, ma  non più reali.

Oggi, la situazione politica è molto problematica e si assiste sempre più ad un fattore deleterio, essendo votati i più a saltare sul carro dei vincitori e assistendo ad una politica miope e non ad una politica dei contenuti, che crediamo sia vincente in un mondo capovolto!!!

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