È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PROPOSTE DI INCLUSIONE SOCIALE PER I CANDIDATI A SINDACO DI VITTORIA
26 Mag 2016 09:19
I migranti sono una parte consistente della popolazione vittoriese. Un programma per lo sviluppo delle politiche per l’integrazione è necessario e fondamentale. È necessario costruire forme di cittadinanza attiva e partecipata, fortemente ispirate ai valori di uguaglianza e solidarietà sociale. Uguaglianza e solidarietà non sono elargizioni, atti di benevolenza, ma diritti sanciti dalla Costituzione.
Il fine ultimo è l’emancipazione dei soggetti nel tessuto socio-economico cittadino, in condizione di piena autonomia. Lo sfondo razzista assunto dal dibattito politico nazionale è da rifiutare. Le proposte discriminatorie lanciate perseguono l’obbiettivo di scatenare una guerra tra poveri, far credere che l’acquisizione di un diritto per qualcuno coincida con la perdita di diritti per altri. I diritti sociali, invece, quando conquistati, rappresentano l’avanzamento del livello di benessere per l’intera comunità.
L’albo per i senza fissa dimora
L’iscrizione anagrafica è uno dei requisiti essenziali per ottenere un regolare contratto di lavoro, per l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, per garantire i diritti di partecipazione popolare all’amministrazione locale previsti dagli statuti comunali, per accedere all’assistenza sociale e per la partecipazione ai bandi per l’assegnazione di alloggi popolari. La residenza fittizia rappresenta un mezzo volto a restituire diritti e dignità a chi si trova in condizioni di difficoltà.
La registrazione all’albo non identifica come persone senza fissa dimora solo clochard e nomadi, ma anche tutti quelli che perdono la casa o non hanno possibilità di pagare il canone d’affitto. Ancora, l’iscrizione anagrafica rappresenta il presupposto per il processo di integrazione degli stranieri, permettendo a tutti di perseguire uno stile di vita dignitoso e legato alle istituzioni secondo un percorso di legalità.
Per ovviare, il comune dovrebbe istituire un indirizzo di domicilio, che costituisce/a residenza anagrafica a tutti gli effetti e permetta il rilascio della carta di identità e l’accesso a tutti i diritti e alle prestazioni da essa dipendenti.
Lo sportello di orientamento socio-sanitario
Implementare uno sportello che favorisca l’inserimento nel mondo della scuola e del lavoro, che orienti ai servizi del territorio al fine di aumentare la conoscenza dei diritti e dei doveri e favorisca il senso di responsabilità nei nuovi e vecchi cittadini. Inoltre, istituire uno sportello di ascolto volto all’individuazione di problematiche legate allo sfruttamento e alla discriminazione, al fine di arginare l’esclusione sociale e sostenere le fasce deboli della popolazione a rischio di esclusione socio-economica, fornendo risposte adeguate ai loro bisogni.
Il diritto alla salute e alla prevenzione
Prevedere il decentramento di un ambulatorio medico in un’area rurale – ad esempio l’ex comunità Dike, struttura sequestrata alla mafia, che si trova tra Scoglitti e Marina di Acate. L’obbiettivo consisterebbe nel dare concreta applicazione al diritto alla salute per tutti, in piena equità. Inoltre, sarebbe auspicabile organizzare corsi e conferenze di educazione sanitaria, volti alla prevenzione e alla promozione della salute e delle buone prassi, che forniscano agli individui conoscenze e capacità per controllare e migliorare la propria condizione psicofisica.
L’autobus di periferia
Gli stranieri – e gli autoctoni – che abitano in campagna, lontani dal centro della vita cittadina, subiscono una condizione di isolamento fisico. Il potenziamento del servizio di trasporto pubblico garantirebbe la possibilità a chiunque si trovi privo di mezzi di trasporto propri per motivi economici o contingenti, di raggiungere ospedali, uffici pubblici o semplicemente di fare un passeggiata nel centro cittadino e partecipare alle iniziative e agli eventi. Sarebbe necessaria quindi l’istituzione di una tratta che percorra le zone periferiche a maggiore concentrazione abitativa.
Un servizio di trasporto pubblico efficiente nel circondario sarebbe una scelta vantaggiosa sia collettivamente, perché ridurrebbe l’impatto ambientale e la circolazione di mezzi antiquati, inquinanti, pericolosi, che economicamente, per i soggetti più deboli. L’iniziativa inoltre metterebbe un freno al proliferare del servizio di taxi abusivi.
Una particolare fascia oraria da coprire con questo autobus dovrebbe essere quella mattutina, che permetterebbe ai bambini di andare a scuola. In collaborazione con i servizi sociali, che si occupano dell’identificazione di infanti in età formativa, si potrebbe frenare la dispersione scolastica causata dall’impossibilità di raggiungere gli istituti di istruzione. La dispersione scolastica influenza l’evoluzione dei giovanissimi, altrimenti destinati a percorsi lavorativi instabili e irregolari ed esposti a rischi di esclusione sociale.
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