PRESENTAZIONE DEL VOLUME “IL RAMO VERDE” DI ANDREA GUASTELLA

Il 23 giugno è stato presentato presso la Civica Raccolta “Carmelo Cappello”, a Palazzo Zacco di via San Vito 158, il volume di Andrea Guastella, “Il ramo verde” (Aurea Phoenix Edizioni, Ragusa, 2015), che ha chiuso contemporaneamente la mostra “Elogio del Disegno”. Il regista Vincenzo Cascone, che ha presentato l’autore e il libro, pone a Guastella alcune domande, tra cui la differenza tra critico d’arte e curatore; per Guastella la figura del critico d’arte, oggi, deve lasciare spazio a quella del curatore, che crea un’empatia con l’artista. Guastella, in questa ricerca costante, e nel suo rapporto con numerosi artisti, scrive le sue impressioni, le sue annotazioni, appuntandole in questo volume “Il Ramo Verde”. Dice Guastella, <Questo libro somiglia a un diario. Non è molto diverso, in ciò, da due volumi che lo hanno preceduto, “Viaggio a Sud Est” e “Un altro viaggio”. Come in quei lavori, anche qui ho raccolto saggi, interviste, articoli di argomento artistico e di sapore militante pubblicati per lo più nell’anno in corso e in quello precedente. L’unica novità risiede forse in uno spirito di sintesi, che potrebbe anche essere una scusa per la stringatezza, maturato in occasione del mio recente impegno non solo di critico ma di curatore. Non mi sono semplicemente occupato, in parole povere, di presentare artisti, ma di una quantità di aspetti organizzativi, dalla selezione delle opere alla stesura dei cataloghi ai rapporti con la stampa, che hanno ridotto al minimo il tempo dedicato alla scrittura. In compenso, mi è rimasto lo spazio per aggiungere la riproduzione di due disegni di Alida Pardo e di alcuni pezzi “nero su bianco” presentati durante la mostra Elogio del disegno che, come spesso accade con la grande arte, non bisognano di presentazioni. Un’altra opera, stavolta a colori, campeggia sulla copertina del libro. È uno splendido acquerello di Cano, realizzato con ancora negli occhi la luce degli Iblei, da cui Pedro si era da poco staccato dopo due settimane a Ragusa per una personale. Raffigura un ramo verde, con un grappolo di olive: i suoi frutti non sono abbondanti, ma si rinnovano quasi di anno in anno. E, ben spremuti, danno un nettare prezioso come l’oro>.  Un esempio di come un curatore può creare un’empatia tra artista e curatore, è la recente mostra, “Le onde e il mare” di Franco Cilia e Giampiero Carta, inserite nel Festival delle Relazioni, a Palazzo Garofalo. Essendo Guastella il curatore della mostra, riesce ad avere l’intuizione di posizionare l’opera scultorea del Maestro Cilia al centro della sala in cui sono esposte le opere del Maestro. La statua in metallo, realizzata da Cilia, dalla sagoma filiforme, rivestita di una patina di colore nero, che Guastella chiama “l’uomo nero”, essendo diversa dalle altre sculture metalliche di Cilia, in acciaio riflettente, che ci permettono di rifletterci e identificarci in esse, spaventa, poiché non ne conosciamo il volto, o non vogliamo conoscerlo, o perché lui stesso se ne vergogna, o perché il mare ne ha rapito il corpo, e di lui, ne rimane l’ombra tenebrosa; ma il tema della mostra è anche quello dell’immigrazione, del rifugiato, quindi ecco come la figura del curatore deve saper collocare un opera al posto giusto nel momento giusto, facendo sì che avvenga la perfetta integrazione alla mostra. Il pensiero di Guastella è quello di utilizzare i palazzi d’epoca come spazi da dedicare agli artisti, animandoli con la gente, divenendo quindi nuovi musei, con la differenza che le opere sono cangianti, si spostano e non sono statiche come avviene nei musei. L’attrice Chiara Bentivegna, legge alcuni passi del libro, interpretando magistralmente i brani dell’autore. Dalla premessa di Guastella: Tra gli artisti incontrati: Francesco Balsamo, Arturo Barbante, Ilde Barone, Salvo Barone, Giorgio Battaglia, Franco Battiato, Giovanni Blanco, Daniele Biazzo, Giancarlo Bonaccorsi, Sandro Bracchitta, Antonio Bruno, Momò Calascibetta, Pedro Cano, Elda Carbonaro, Giampiero Carta, Daniele Cascone, Alessandro Cataudella, Giulio Catelli, Franco Cilia, Sergio Cimbali, Girolamo Ciulla, Valentina Colella, Giuseppe Colombo, Claudio Corallo, Carlo Criscione, Dora Dicara, Francesca Dimanuele, Daniela Dimartino, Nunzio Dipasquale, Atanasio Giuseppe Elia, Franco Filetti, Carlo Massimo Franchi, Salvatore Fratantonio, Piero Guccione, Darren Holmes, Giovanni Iudice, Khadra Yusuf, Giovanni La Cognata, Giuseppe Leone, Giovanni Lissandrello, Giacomo Luziani, Lillo Messina, Franco Mulas, Gaia Nicastro, Milena Nicosia, Nisveta, Vincenzo Nucci, Sergio Occhipinti, Arianna Palmisano, Alida Pardo, Ettore Pinelli, Valeria Poropat, Rossana Ragusa, Giovanni Robustelli, Fabio Romano, Vincenzo Russo, Daniele Salafia, Franco Sarnari, Loredana Sarzano, Adriano Savà, Giò Scifo, Orazio Spadaro, Federico Tisa, Franco Valenti, Renzo Vespignani, Giampaolo Viola. Durante la presentazione gli ospiti hanno potuto visionare gli altri libri di Andrea Guastella, “Viaggio a Sud Est”, “Un altro viaggio”, “Il sonno della ragione”, che, dice Guastella, <è il primo libro uscito per i tipi di Aurea Phoenix Edizioni e, sebbene se ne sia parlato in più occasioni, attende ancora di essere presentato nel modo più appropriato: magari organizzando una giornata di studio su Franco Cilia, l’artista cui è dedicato (e di cui ovviamente si parla pure ne “Il ramo verde”)>.

 

 

Lara Dimartino

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