POCO MENO DI 6 MILIARDI DI EURO PER IL FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE

 Oggi la Giunta di Governo ha dato il primo via libera ai
nuovi Programmi Operativi per il 2014­2020 del Fondo Europeo di Sviluppo
Regionale (FESR) e del Fondo Sociale Europeo (FSE). I Programmi già presentati
dal Presidente Crocetta al partenariato economico e sociale e a tutti i
deputati regionali, sono stati discussi in Assemblea Regionale Siciliana nelle
sedute del 17 e 18 giugno. La decisione della Giunta di oggi propone alla
Commissione un Programma complessivo di 6 miliardi e 959 milioni di euro, di cui 1 miliardo 230 milioni
per il FSE e 5 miliardi e 729 milioni per il FESR. Il Fondo Sociale Europeo
punterà principalmente all’istruzione, in particolare all’alternanza scuola
lavoro, all’apprendistato, all’incremento delle borse di studio, con
particolare attenzione ai disagi cui vanno incontro i giovani delle isole
minori e delle aree interne, ai tirocini, all’orientamento scolastico,
universitario e professionale. Inoltre, si punterà all’incremento dell’occupazione giovanile e
non, riproponendo tutte le azioni del Piano Giovani rivedendone i limiti di
età, infine, grande attenzione viene rivolta all’inclusione sociale attraverso misure per i
poveri, immigrati e per tutti i soggetti che versano in situazione di disagio
sociale.

Il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale sostenuto dalla Strategia Regionale
della Ricerca punterà, invece, sul binomio inscindibile imprese e legalità,
l’innovazione tecnologica, la ricerca, l’agenda digitale, la mobilità
sostenibile, la tutela e messa in sicurezza del territorio; l’energia
sostenibile a prezzi contenuti per le imprese ed i cittadini, l’efficientamento
energetico del patrimonio pubblico a partire dai contenuti dei piani del “Patto
dei Sindaci”, in particolare nell’edilizia scolastica e sanitaria; ancora, la
valorizzazione innovativa del patrimonio culturale siciliano, questa volta
mirando ad una maggiore concentrazione e selezione degli interventi da
realizzare e, quindi, sostenendo la valorizzazione dei “Grandi attrattori
culturali” (ad es. parchi archeologici, poli museali di eccellenza, musei
diffusi) ed anche di quelle aree territoriali circoscritte e selezionate,
strategicamente in grado di potenziare il livello di attrazione del territorio;
ulteriori fondamentali interventi previsti per l’inclusione sociale riguardano
investimenti per il recupero di strutture pubbliche per incrementare la
disponibilità di alloggi, con la creazione di spazi sociali, ricreativi e
culturali per le persone in condizioni di povertà, ma anche il c.d. “social
housing” o altre tipologie di abitare assistito, allo scopo di favorire
l’inclusione di fasce di popolazione a particolare rischio di marginalità.
Decisa anche la costituzione del Tavolo Permanente per il coordinamento tra
tutti i Fondi (FESR, FSE, FEASR, FEAMP) per una più efficace azione di
integrazione, snellimento delle procedure, trasparenza, complementarietà tra i
Fondi per il massimo e più efficiente utilizzo delle risorse.

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