È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
PENSIONI E BLOCCO DELLA PEREQUAZIONE
01 Feb 2016 09:57
Con ordinanza del 22 gennaio 2016 il Tribunale di Palermo ha dichiarato non manifestamente infondata la questione di legittimità della legge n. 109/2015, nella parte in cui prevede che per i pensionati, titolari di trattamento pari o inferiore a cinque volte il minimo Inps, sia riconosciuta la rivalutazione nella misura solo del 20%.
“Con ordinanza del Tribunale di Palermo, in relazione al ricorso presentato congiuntamente da Federmanager e Manageritalia contro il blocco della perequazione automatica delle pensioni 2012-2013, il Giudice ha, anche questa volta, dichiarato non manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale!”, afferma il Presidente di Federmanager Sicilia Orientale, Dott. Ing. Giuseppe Guglielmino,
Si tratta di un risultato molto importante anche se si evidenzia che la questione posta all’attenzione della Consulta, facendo riferimento allo specifico caso di un collega titolare di trattamento pari o inferiore a cinque volte il minimo Inps, l’eccezione sollevata dal Tribunale di Palermo riguarda la parte in cui la norma in esame prevede che per tali pensionati sia prevista una rivalutazione solo nella misura del 20%.”
Nella sostanza, il Tribunale di Palermo, ha ritenuto che “la suddetta rivalutazione è di entità talmente modesta da indurre a ritenere che anche la nuova normativa mantenga un contrasto con i principi dettati dalla Costituzione e con l’interpretazione che degli stessi ha fornito la Corte Costituzionale”.
“Ora attendiamo fiduciosi l’esito degli altri procedimenti da noi attivati per dare ulteriore sostegno alla nostra azione, nel caso anch’essi ravvedano i profili di incostituzionalità e procedano al rinvio alla Consulta. E’ un primo passo molto positivo, tutt’altro che scontato, frutto della nostra caparbia volontà di difendere e tutelare i legittimi diritti dei Dirigenti in pensione, che ci auguriamo trovi ancora una volta l’accoglimento da parte della Corte Costituzionale in tempi ragionevoli.
Sono certo – ha concluso il Presidente Guglielmino – che l’importante risultato che abbiamo conseguito in un contesto certamente non favorevole costringerà il nostro Legislatore a tornare sui propri passi e sarà un monito anche per il futuro!
Ad ogni modo, necessita un’azione forte e coesa della categoria su tutto il territorio nazionale e confido, pertanto, di poter contare sull’impegno personale dei nostri Iscritti a sostegno della nostra battaglia per i loro diritti.”
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