“OTTIMI RISULTATI DI FESTIWALL”


“Dare sempre più spazio alle idee e alle capacità organizzative dei giovani per rendere Ragusa una città più viva e moderna: è questo l’insegnamento che ci offrono iniziative come FestiWall o Birrocco”. Lo dichiara Alberto Distefano, responsabile giovani del Laboratorio politico 2.0, a pochi giorni dal termine della manifestazione che ha visto impegnati cinque artisti, nazionali e internazionali, nell’abbellire altrettanti edifici con la loro street art.
“Va riconosciuto a Vincenzo Cascone e Antonio Sortino, curatori dell’iniziativa – dice Distefano – di aver saputo proporre una manifestazione che non solo ha offerto occasioni di puro svago come gli appuntamenti musicali nelle serate coinvolgendo centinaia di ragazzi e moltissimi turisti, ma ha lasciato in dono alla collettività delle opere d’arte che, per loro stessa natura, rimarranno sempre fruibili dai cittadini. Nei giorni di FestiWall il centro storico si è riempito di nuova vivacità contraddicendo il pensiero comune e negativo di molte persone che immaginano Ragusa come una città spenta. E questa stessa percezione l’abbiamo avuta in occasione di Birrocco un paio di settimane fa. Un’altra iniziativa pensata e realizzata da ragazzi che, nonostante la poca esperienza, hanno raccolto un successo straordinario”.
“Entrambe le manifestazioni – continua Distefano – dimostrano che se gli enti pubblici lasciassero sempre più spazio all’inventiva delle energie giovanili della nostra città, sarebbe possibile un diverso modo di vivere e frequentare i nostri quartieri, soprattutto il centro storico a rischio di spopolamento. Ci auguriamo che attività come queste siano sempre di più, sperando che l’Amministrazione comunale voglia continuare a investire su tali manifestazioni”.
“Senza voler aprire polemiche, ribadendo il nostro plauso a FestiWall e agli organizzatori – conclude Distefano – per la prossima edizione, ci permettiamo solo di suggerire di migliorare l’aspetto legato alle candidature degli edifici privati, in modo che un maggiore numero di persone sia messo nelle condizioni di concorrere a essere scelti per rendere il palazzo dove vivono un’opera d’arte a beneficio dell’intera città”.

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