NUOVE OPERE PORTUALI

La recente verifica amministrativa e la successiva nomina dei nuovi assessori non sembra aver dato quell’impulso che tutti si attendevano, il c.d. “scossone” che il sindaco sperava. Troppe sono le questioni lasciate in sospeso dalla precedente giunta che ancora pesano sull’economia cittadina e sull’immagine della città. Un avvicendamento che ha lasciato dietro non poche polemiche all’interno del partito che sostiene il sindaco tanto che, oggi, una parte del PD, il nuovo circolo, ha assunto,  in merito alla questione EMAIA, posizioni diverse rispetto a quelle prese dai vertici del PD locale. La città percepisce questo scrollamento della classe dirigente. Ma la cosa più grave e che si avverte, in città, è la sensazione che questo ricambio della Giunta sia stato semplicemente una copertura per “tirare a campare” fino alla fine del mandato. Nulla è cambiato nella sostanza! Tra l’altro, i nuovi assessori, spesso, o sono assenti o stentano ancora perché devono ambientarsi. Ma la città non può più aspettare i tempi della politica! L’avvicendamento andava effettuato anzitempo se veramente si voleva dare un segnale di svolta, di discontinuità! Ed intanto, Vittoria continua a languire sempre con le medesime problematiche quotidiane a cui non si riesce ancora a dare risposte adeguate. Eppure, non ci vorrebbe tanto a far bene quel poco che si riesce a fare! I cittadini recriminano una gestione efficace ed oculata della cosa pubblica. Basta con le esitazioni. È necessario avviare una fase di cambiamento in grado di assicurare una sterzata capace di affrontare con efficacia tutte le questioni ancora irrisolte che frenano lo sviluppo ed il rilancio della nostra economia. A partire dalla frazione di Scoglitti. Siamo già alle porte della nuova stagione estiva ed ancora oggi, siamo alle prese con i lavori di messa in sicurezza del Porto e della Riviera. A che punto sono le procedure di gara dei lavori di messa in sicurezza della riviera?

Ci risulta che il neo assessore Cilia, in un recente incontro con la marineria locale, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Cavallo, abbiano “…..sollecitato il Genio Civile opere marittime a programmare il dragaggio del porto e garantire la sicurezza dei pescatori…”. Gli attori cambiano ma la musica non muta. Non ce ne vogliano i due amministratori, ma si continua a  tergiversare anche su questioni di primissimo piano. Siamo a conoscenza che il Genio Civile, l’anno scorso, per le vie brevi, abbia ricevuto mandato dell’A.C. di predisporre, con i residui del ribasso d’asta dei lavori del Polo di ponente (circa 3 milioni di euro), un progetto complessivo per mettere in sicurezza il Porto di Scoglitti e per realizzare alcune opere di pavimentazione e di arredo della banchina. Perché, ad oggi, non è stato formalizzato l’incarico e si continua ad indugiare su un tema di così grande importanza che riguarda la sicurezza dei pescatori? Ci sono verità nascoste sulla questione dei fondi residui provenienti dai lavori del Porto? Dite la verità ai cittadini! 

Già l’anno scorso anche gli assessori Dezio, Avola e Fiore, in un incontro con i dirigenti del club nautico, rassicurarono i presenti che “..occorre sbloccare subito il finanziamento a disposizione del comune delle somme residue per consentire interventi urgenti come l’escavazione dei fondali e la sistemazione delle banchine..”, inoltre, nella medesima riunione, è stato dichiarato che “…il comune si è affidato al Genio Civile opere marittime per predisporre un piano generale di progetto turistico-peschereggio il cui importo supera 22 milioni di euro….”. Da allora è trascorso un anno e nessuna iniziativa è stata implementata dall’A.C. sia per mettere in sicurezza il Porto ed eliminare i pericoli dell’insabbiamento dei fondali sia per la redazione del progetto generale.

Avete le idee chiare su quello che dovrà essere il Porto di Scoglitti nel medio e lungo termine? Che fine hanno fatto i 3,3 milioni di fondi pubblici residui? Sono ancora utilizzabili? Perché, ad oggi, nessun intervento è stato posto in essere per eliminare i pericoli dell’insabbiamento dei fondali, considerato che la Capitaneria di Pozzallo ha già intimato la chiusura della struttura? Da anni si parla di Scoglitti quale “porta aperta sul mediterraneo” in grado di raggiungere Malta, Linosa e Lampedusa. Belle parole, auspici che senz’altro tutti ci auguriamo, tuttavia, i fatti, dimostrano ben altro: nessun investimento, ritardi nella predisposizione dei servizi essenziali, scarsa manutenzione dei luoghi e poca attenzione alla pulizia della frazione durante tutto l’anno, ecc….Da qui a breve, avrà inizio la nuova stagione estiva che va sostenuta nei tempi e nei modi opportuni.  L’A.C. si sta attivando per programmare la nuova stagione in termini di servizi essenziali e di pulizia dei luoghi? De-stagionalizzare il turismo significa, soprattutto, mettere gli operatori turistici nelle condizioni ideali di poter investire ed operare con serenità.

La crisi non permette più “disattenzioni”. C’è bisogno di idee, di competenze e di progetti da implementare. Ma come possiamo sperare in un rilancio del turismo quando ancora non riusciamo a superare i giudizi espressi delle associazioni ambientalistiche che non disdicono dal denunciare le condizioni di inquinamento presenti nel Porto di Scoglitti e nella foce del fiume Ippari? Che fine ha fatto il progetto di rifacimento della rete fognaria e del depuratore di Scoglitti di circa 10 milioni di euro? Se non si realizza l’impianto di depurazione e fognario, non possiamo ambire ad alcun riconoscimento utile per i nostri operatori turistici. Queste sono le risposte a cui sono chiamati i nostri nuovi amministratori!

Da anni la questione dell’inquinamento del porto viene sollevata soprattutto dai proprietari delle barche ancorate nei pontili disturbati dal forte olezzo proveniente dalle acque portuali. Inoltre, il persistere di tale condizione genera forte imbarazzo quando attraccano natanti provenienti da altre località marinare per visitare la nostra frazione. Non è questo il modo migliore per accogliere i nostri visitatori! Investire nel turismo significa creare le condizioni per un new deal dove agricoltura e turismo possano abilmente integrarsi. Garantire i servizi, avere attenzione alla pulizia delle spiagge e dei luoghi, non è sufficiente se poi il nostro mare, motivo di orgoglio, non è sufficientemente pulito.

La frazione di Scoglitti è una risorsa importante per l’economia del nostro territorio. Le iniziative private vanno sostenute soprattutto da investimenti pubblici importanti. Questa è la chiave per rilanciare l’economia locale e per dare ristoro alle famiglie e alle imprese.

 

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