NUMEROSI PARTECIPANTI SABATO SCORSO ALL’INIZIATIVA IN RICORDO DI MARIACHIARA LEGGIO

Una giornata davvero speciale. Un momento emozionante portato avanti nel ricordo di Mariachiara Leggio, la giovane di Ragusa prematuramente scomparsa, ricordata, sabato scorso, nel corso di una iniziativa organizzata dagli amici, dall’associazione Amunì e dall’ufficio per la Pastorale della salute della Diocesi di Ragusa. C’erano anche i genitori e il fratello di Mariachiara che hanno voluto ringraziare tutti per l’appuntamento speciale tra l’altro organizzato proprio nel giorno del compleanno di una ragazza piena di gioia, venuta a mancare in maniera prematura a causa di una grave malattia. Con i palloncini colorati e con magliette a tema riportanti il volto della giovane, la manifestazione, dopo il raduno in piazza Libertà, è stata caratterizzata da una camminata per le vie del centro storico grazie alla quale è stato possibile onorare la memoria di Mariachiara che faceva parte del gruppo di camminatori che ogni giorno si riuniscono per animare con le loro performance i vari tracciati cittadini. I partecipanti hanno dunque percorso la via Roma, corso Italia, sono arrivati sino in piazza San Giovanni e poi, transitando per il Ponte Vecchio e piazza Cappuccini, hanno di nuovo fatto ritorno al punto di partenza. “E’ stata una iniziativa ricca di significato – commenta il direttore della Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti – a cui abbiamo offerto la nostra collaborazione perché è stata portata avanti con estrema semplicità e con una chiara pregnanza spirituale. Abbiamo animato, assieme ai suoi cari genitori, al fratello, ai suoi familiari e a tutti gli amici che l’hanno conosciuta e amata, questa camminata con il sorriso con l’obiettivo di mettere in pratica una sua bellissima frase: “Non lasciare mai che la paura di perdere ti impedisca di partecipare”. L’ufficio per la Pastorale della Salute che rappresento rivolge una particolare attenzione e vicinanza alle famiglie che hanno subito gravi lutti non dimenticando che iniziative del genere mettono in rilievo la vicinanza nei confronti di chi soffre”.

 

 

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