NASCE IL COORDINAMENTO REGIONALE DEI DISTRETTI AGROALIMENTARI

12 Dic 2013 21:08

Il Distretto Produttivo Siciliano Lattiero Caseario, avente dimensione regionale e con sede a Ragusa, ha aderito al “coordinamento regionale dei Distretti Produttivi dell’agroalimentare e della Pesca” per ragionamenti ed iniziative comuni, per colmare il vuoto determinato dalla mancata convocazione della Consulta istituita con Decreto dell’assessore regionale alle Attività Produttive e mai convocata, e per rivendicare una posizione chiara e concreta da parte del Governo Regionale. Costituiti per volontà e scelta della Regione (art. 56 della LR 17/04) i Distretti delle Filiere Agroalimentari non riescono ad attuare i Piani di Sviluppo a suo tempo sottoscritti per la totale assenza di una strategia e di una chiara volontà e di una posizione definita e definitiva del Governo e dell’Amministrazione Regionale. I Distretti ancorché riconosciuti da tempo, nonostante le continue pressioni e gli innumerevoli incontri promossi dagli Assessorati alle Attività Produttive ed alle Risorse Agricole, non sono stati messi nelle condizioni di rispondere come dovuto alle giuste attese delle tantissime imprese che aderendo ai “patti distrettuali” hanno contribuito alla costituzione dei Distretti ed al loro riconoscimento, nell’intento di essere messi nelle condizioni di strutturarsi e di organizzarsi attraverso l’aggregazione delle filiere per meglio confrontarsi coi mercati e per favorire sempre di più l’affermazione commerciale delle produzioni locali di qualità. Il Coordinamento si è già riunito più volte ed ha elaborato un documento unitario fatto pervenire al Presidente della Regione oltre che agli Assessori ed ai Dirigenti aventi competenza, ed al Presidente della Commissione Attività Produttive dell’Ars. “Non è assolutamente possibile accettare che la Regione continui a cincischiare. Tante risorse sono andate perdute e tante altre si perderanno. La crisi sta affossando le imprese. La mancanza di sostegni e l’inaccessibilità al credito hanno messo in ginocchio le imprese costrette a subire la spietata ed incontrollata concorrenza delle produzioni importate. Tanti allevatori hanno abbandonato le loro attività, altri lo faranno. La posizione della Regione e’ assolutamente inaccettabile: dopo aver scelto un modello di sviluppo attraverso i Distretti, a distanza di anni e nonostante i vari proclami dei rappresentanti del Governo, non ha fatto registrare alcunché  di concreto. La nascita del coordinamento e’ stata voluta per concentrare una azione unitaria nel tentativo di costringere la Regione a pronunciarsi e soprattutto a passare dalle parole ai fatti nell’interesse dell’intero sistema agroalimentare siciliano e dell’economia regionale” .