MODICA, IL 26 OTTOBRE È SCIOPERO RACCOLTA RIFIUTI

Due mensilità arretrate ancora da ricevere e assoluta incertezza per i tempi e i modi di pagamento. Sarà sciopero per i dipendenti della ditta Puccia che a Modica si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. I 104 lavoratori si asterranno dal servizio per l’intera giornata di lunedì 26 ottobre. La protesta nasce dai continui ritardi nel pagamento delle spettanze arretrate: due mensilità ancora da ricevere, Agosto e Settembre.

Nei giorni scorsi, nonostante lo stato di agitazione già proclamato, la rappresentanza sindacale aziendale aveva tentato il percorso della mediazione, per il tramite del sindaco Abbate, conclusosi, poi, con un nulla di fatto. In quell’occasione il sindacato aveva lamentato al primo cittadino il non rispetto dei pagamenti da parte della ditta Puccia, affidataria del servizio di raccolta rifiuti per il Comune di Modica.

“La mancanza di risposte certe da parte dell’impresa Puccia, che pretenderebbe altre rimesse da parte del Comune di Modica per sanare il debito delle spettanze arretrate nei confronti dei propri lavoratori e la totale indisponibilità del Sindaco Abbate nel voler affrontare la conosciuta problematica in un tavolo a tre, con azienda e sindacato, ha solo consolidato la nostra scelta di ricorrere allo strumento dello sciopero che, inesorabilmente, cagionerà disservizi per tutta la collettività. Il ping pong tra Sindaco e azienda, nel teatrino dello scambio reciproco delle responsabilità per la risoluzione della problematica conosciuta, la dice lunga sulla volontà da parte dei due attori di voler affrontare la questione in modo serio e convinto. Per la cronaca, l’azienda sarebbe anche disponibile all’incontro con sindacato e amministrazione comunale, ma da parte del Sindaco Abbate c’è stato solo un netto rifiuto. In mezzo, però, ci sono 104 famiglie che con i contrasti tra il primo cittadino e l’impresa non possono certamente andare al supermercato a fare la spesa, dichiara Antonio Sabellini della Uil Trasporti.”

L’impresa Puccia avrebbe, comunque, ricevuto nei giorni scorsi un regolare pagamento di 280.000 euro. Per la Uil la società è nelle condizioni di pagare la mensilità arretrata di agosto e quella di settembre, senza altri e nuovi indugi.

 

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