MI COSTITUISCO NELLE MANI DI ABBATE E DELLA SUA MAGGIORANZA

«Eccomi. Mi consegno nelle mani di Abbate e della sua maggioranza. Sono colpevole, lo confesso. Confesso di aver commesso anche io il gravissimo reato di aver postato su Facebook delle foto scattate all’interno del Consiglio Comunale».  È una provocazione quella del componente del Gruppo Parlamentare di Forza Italia all’Ars Maurizio Villaggio che, legato dalle catene, vuole evidenziare un modo di operare dell’amministrazione comunale di Modica e dei consiglieri di maggioranza che tendono a censurare e ad eludere le tematiche più importanti che riguardano il destino della città. «Non si può perdere quasi un’ora del Consiglio Comunale, tempo tra l’altro pagato dai contribuenti, a disquisire sul fatto se si possano o meno scattare foto o prendere appunti all’interno dell’aula consigliare – continua Villaggio- parliamo dell’aula pubblica per antonomasia e a qualcuno viene in mente di poter censurare anche l’Assise. Se qualche consigliere – continua il’esponente di Forza Italia- ha dei problemi a farsi fotografare nel momento in cui sta ricoprendo un ruolo istituzionale su mandato degli elettori, che si dimetta oggi stesso, ma non faccia perdere tempo a consiglieri e amministratori con paranoie di altri tempi. Certo è – continua ancora Villaggio- che se poi queste foto vengono utilizzate in maniera impropria è un fatto che appartiene ad altri organi che possono essere chiamati in causa una volta che vengono appurati reati quali, ad esempio, calunnia o diffamazione, ma non si può di certo impedire a chicchessia di riprendere o immortalare quello che avviene in una seduta pubblica. Di questo- dice sempre Maurizio Villaggio- non dò nemmeno tanto torto al consigliere che ha sollevato la questione che, di certo, ha preso spunto da un modus operandi, quello della giunta Abbate, finalizzato ad appiattire il confronto e il dibattito all’interno di un aula che fino a qualche anno fa, in occasione delle sedute consiliari, era sempre stracolma di cittadini appassionati e partecipi. Oggi in vece accade che basta un gesto del sindaco perchè la maggioranza lasci l’aula in polemica con un presidente del consiglio che ha cercato di svolgere seriamente la sua funzione e sempre in barba agli elettori. Invece di perdere ore a parlare di cose insensate- afferma ancora Villaggio-  la maggioranza dovrebbe iniziare a trattare in aula le questioni che davvero contano per le sorti di Modica. Vi sono ancora troppe problematiche aperte da chiarire: incompatibilità – presunte anomalie nelle promozioni della polizia municipale, vertenza Puccia, Spm, Strisce Blu, debiti con privati, tutela ambientale ,Via Blandini e chi più ne ha più ne metta, e loro pensano alle foto e credono di fare uno sgarro a Garaffa alzandosi e uscendo dall’aula, ma lo sgarro lo fanno ai loro stessi elettori ma, soprattutto, all’intera cittadinanza. Per concludere – dichiara ancora il componente del gruppo parlamentare di F.I all’Ars – mi dicono che in una ultima riunione dei capigruppo  si sarebbe chiesto di segregare gli argomenti trattati, questo è un dato che verificheremo, non è possibile lasciare la cittadinanza all’oscuro, cosa si nasconde? Quello che posso dire è che noi ci opporremo ad ogni sorta di barriera alzata dalle istituzioni nei confronti della comunità, troppo spesso si parla di palazzi comunali aperti a tutti, ma per qualcuno questa frase è solo uno slogan da utilizzare in campagna elettorale».

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