M5S VITTORIA: COMMEMORAZIONE DELLA STRAGE DI CAPACI
22 Mag 2016 17:00
“Ventiquattro anni dopo: la strage di Capaci e la lotta alle mafie di oggi – in ricordo di Rocco Dicillo, Giovanni Falcone, Antonio Montinaro, Francesca Morvillo e Vito Schifano”.
Questo il titolo dell’incontro che si è tenuto questa mattina nella sede del Movimento 5 Stelle di Vittoria, che ha voluto commemorare le vittime della strage di Capaci, avvenuta il 23 maggio 1992.
Hanno preso parte al convegno, moderato da Leandra Monteforte, dottoressa in Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche: Edoardo Barbarossa, già dirigente nazionale FederSolidarietà – Confcooperative ed ex Presidente del Consorzio Sol.Co. – Rete di imprese sociali e Promotore del Banco delle Opere di Carità, della Fondazione Odigitria e Fondazione Ebbene, che ha esposto il tema “L’importanza dell’inclusione e dell’integrazione delle periferie nel contrasto alla mafia – il ruolo delle agenzie educative”; Paolina Mulè, Professore ordinario di Pedagogia generale e Sociale presso DAPPSI della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Catania, che ha parlato di “Formare una coscienza antimafia – l’importanza delle nuove generazioni”; Biagio Campanella, già Presidente Tar Sicilia – Sezione Catania, che ha discusso la “Normativa antimafia e anticorruzione, il contrasto alle infiltrazioni mafiose negli appalti pubblici”; ed Igor Gelarda, Dirigente del Sindacato di Polizia CONSAP, che ha parlato del tema “Ventiquattro anni dopo: la lotta alle mafie di oggi”.
Per Barbarossa è importante “ricordare ad ognuno di noi che il fatto di condurre una vita onesta non è delegabile agli altri. Noi siamo responsabili della nostra vita, del nostro passato e del futuro che costruiremo; le nostre azioni non sono mai neutrali, conducono sempre a qualcos’altro. Anche se ognuno di noi è parte di un sistema, questo non significa non poterlo cambiare. Dipende da noi e dalle nostre azioni quotidiane”.
Paolina Mulè nel suo intervento ha sottolineato che “la legalità si costruisce attraverso il rispetto delle regole. Anche se le agenzie educative per eccellenza sono la famiglia e la scuola – ha aggiunto – possiamo educarci tutti insieme alla legalità attraverso la mediazione sociale e le relazioni educative, per mezzo dell’etica della convinzione e dell’etica della responsabilità, osservando atteggiamenti e comportamenti volti al bene comune”.
Campanella, invece, ha messo in risalto “l’importanza della giustizia amministrativa per combattere le infiltrazioni mafiose nella pubblica amministrazione; qualche governante – ha aggiunto – purtroppo la ritiene inutile, ma si sbaglia. Non va trascurato inoltre il ruolo fondamentale svolto dall’Autorità Nazionale AntiCorruzione, presieduta da Raffaele Cantone, alla quale andrebbero dati poteri più adeguati”.
Infine, Igor Gelarda ha ricordato il 23 maggio 1992 che “per tutti noi è una data molto triste. Io allora ero un ragazzo di diciotto anni, ma quella tragedia ha fatto scattare in me quel meccanismo di legalità che mi ha portato ad entrare in polizia”. Gelarda, inoltre, è l’autore della video intervista a Giuseppe Costanza, l’autista di Giovanni Falcone, che è stata proiettata in anteprima nazionale al termine del convegno.
Per Carmelo Giurdanella, candidato sindaco del Movimento 5 Stelle, bisogna tenere a mente “due parole chiave, che sono legalità e fiducia. Noi dobbiamo ricostruire il legame di fiducia tra le persone e tra Cittadini, Istituzioni e Politica. Ricreando quel clima di fiducia reciproca – ha aggiunto – potremo combattere con forza, e tutti insieme, il malaffare e riportare la legalità in tutti gli ambiti della vita quotidiana”.