L’UNIONE EUROPEA CHIEDE ALL’IRLANDA DI “BACCHETTARE” LA APPLE

L’Irlanda ha garantito alla Apple la cifra record fino a 13 miliardi di euro di benefici fiscali illegali secondo le regole Ue sugli aiuti di Stato. Dublino deve ora recuperarli.

E’ la decisione presa dall’Antitrust dell’Unione Europea al termine dell’indagine fatta sul colosso di Cupertino.

L’accordo fiscale fatto con l’Irlanda, ha detto la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager, ha consentito alla Apple di pagare imposte di appena l’1% sui profitti Ue nel 2003, scese addirittura allo 0,005% nel 2014.

La Commissione Ue può chiedere di recuperare aiuti di stato illegali per un periodo di 10 anni retroattivo a partire dalla prima richiesta di informazioni inviata alla Apple, che è avvenuta nel 2013.

Ora l’Irlanda deve recuperare le tasse non pagate da Cupertino per gli anni che vanno dal 2013 al  2014, che ammontano ad una cifra che arriva fino a 13 miliardi  di euro più interessi.

Di fatto, il trattamento fiscale riservato alla Apple da Dublino le ha consentito per anni di evitare di pagare le tasse sui profitti generati dalle vendite nell’interno mercato unico dell’ Unione Europea, grazie alla decisione presa dalla società di registrare tutte le vendite in Irlanda, invece che nei paesi Ue dove i prodotti erano effettivamente venduti.

“Questa non è una multa ma sono tasse non pagate, è una differenza molto importante” spiega la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. “Personalmente”, ha aggiunto ironicamente la responsabile dell’Antitrust Ue, “mi sarei sentita in dovere di dare una seconda occhiata alla mia fattura fiscale se le mie tasse fossero scese allo 0,005%”.

Giuseppe Raciti

 

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