“LO STABILIMENTO FANTASMA”

Nelle fortunate saghe di pirati e bucanieri emerge a tratti inquietante, l’oscura presenza del “vascello fantasma” che scorazza sul mar dei Caraibi. Alle latitudini mediterranee, sulle rive del mare africano, in un residuo di deserto sahariano riscontrabile sulle splendide dune di Randello, più prosaicamente, per noi, è nato il mito dello “stabilimento fantasma”.
Non scorazza, ma sta lì placidamente, corredato da decine e decine di ombrelloni e da lettini, dove si servono costosi snack, e su cui i proprietari tirano su un rispettabile business affittando le camere del loro albergo e includendo all’offerta turistica “l’incantevole spiaggia nel mare più bello della Sicilia”.
Un banalissimo stabilimento balneare quindi, se non fosse che la sua presenza risulti invisibile agli amministratori pubblici di diversi Enti, che dovrebbero controllarne la regolarità d’esercizio. Non lo scorgono infatti quelli del demanio Marittimo, non lo scorge il Dirigente Provinciale dell’UPA di Ragusa che non vede neanche attraversare il sistema dunale da centinaia e centinaia di clienti del resort che hanno trasformato in un tratturo le dune intonse. Non lo vede neppure il buon Dirigente mega galattico del Comune di Ragusa che dopo le sue roboanti dichiarazioni, “il Piano Spiagge testè approvato, non consente la presenza di ombrelloni e quant’altro a Randello” è ben contento che li non ci sia nulla, per non parlare dell’assessore competente e per il suo tramite il sindaco di Ragusa. Abbiamo capito finalmente cosa fosse l’arcano silenzio sulle nostre denunce. Apparso ai molti cittadini che hanno firmato le petizioni, improvviso ed abusivo, la scorsa estate , lo stabilimento è subito divenuto fantasma agli occhi delle autorità competenti. Mentre qualche visionario del comitato ne vede ancora l’arrogante presenza ed i cittadini si indignano, lo stabilimento diventa invisibile alla vista delle autorità….. ora finalmente comprendiamo gli eterni silenzi di Piccitto alle nostre richieste…..
I pazzi siamo noi, che avendo le traveggole ed essendo di malanimo, continuiamo per puro piacere di protagonismo a strepitare per qualcosa che non c’è!!! A questo punto preso atto dell’arcano, abbiamo segnalato al CNR ed al MIT di Boston gli insoliti eventi e speriamo che usando metodi di ricerca avanzata si possa far diventare visibile, lo stabilimento balneare abusivo, anche a chi ha il dovere di verificarne lo stato legale, così che possa una volta per tutte intervenire. In attesa speranzosa e con molta comprensione ci scusiamo con le incolpevoli autorità per aver più e più volte sollecitato un intervento, non era certo colpa loro, se come un audace Capitan Jack Sparrow, anche un più consueto amministratore delegato, sia riuscito nell’impresa di far fare soldi con lo stabilimento fantasma di Randello.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it