LETTERE AL DIRETTORE

25 Ago 2016 14:38

Gentile Direttore,

Le scrivo per rendere noto della sanzione amministrativa,a mio parere non regolare, che mi è stata notificata ieri dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo.

Mi trovavo in compagnia del mio cane presso la spiaggia antistante al Porto Turistico di Marina di Ragusa, dove sta in bella vista un cartello di divieto di balneazione ignorato da tutti i bagnanti e che nessuno fa rispettare (allego foto).

Qualcuno dei bagnanti ha chiamato perché il cane dava fastidio nonostante fosse legato e l’intervento è stato quasi immediato! Due CL NP della Capitaneria di Porto sono arrivati di corsa a intimarci di mostrare subito i documenti (in spiaggia e in costume da bagno!) che ovviamente non avevamo al seguito, per cui ci hanno scortati fino a casa dove hanno redatto un verbale di 200€. Adesso mi chiedo e chiedo a Lei:

Conoscevano gli ufficiali la presenza del cartello con il divieto di balneazione? Conoscevano l’Ordinanza Sindacale numero 807/2016 del 20/05/2016 nella quale vengono identificate come spiagge sottoposte a regolamentazione quelle ricadenti nel tratto di costa che va dalla Mancina fino alla Baia del Sole? Aggiungo anche, per gli amici amanti dei cani, che il D.D.G. n.476 della Regione Siciliana,art.3,comma1 si riferisce ESCLUSIVAMENTE alle spiagge ove e’ consentita la balneazione.

Credo fermamente, dunque, che le leggi vengano applicate male perche’ sono sconosciute ai molti e ritengo di essere stata vittima di un abuso di potere da parte della Capitaneria, perche’ nonostante facessi loro presente queste cose mi hanno multata lo stesso e per concludere mi hanno detto che :”la legge non ammette ignoranza “.

Cordialmente

lettera firmata

A seguito della nota della nostra lettrice il direttore mi ha dato incarico di contattare il Comando della Capitaneria di porto di Pozzallo cosa che ho fattoed ho parlato direttamente con il Capitano Tognazzoni, che è stato molto disponibile ed esaustivo. Mi ha anche inviato il Decreto Dirigente Generale n° 476, citato dalla signora in questione.

All’articolo 3- Prescrizioni sull’uso delle spiagge e delle strutture balneari (citato appunto dalla signora), dice al punto 3:

“Sulle spiagge e presso le strutture balneari dei comuni costieri della Regione Siciliana, dove è consentita la balneazione, o comunque dove si svolgono attività connesse ad essa (come ad esempio una zona adibita solo a solarium, quindi non per forza legata al bagno n.d.r.) è vietato (tra gli altri punti): il transito, la sosta ed il bagno di cani ed altri animali, anche se al guinzaglio, al di fuori degli spazi attrezzati per l’accesso di animali ai sensi dell’art. 4 della L.R. n° 15/05. 

Il divieto resta in vigore anche nei periodi non rientranti nella stagione balneare, salvo specifica autorizzazione.”.

Quindi, alla luce di queste dichiarazioni, la sanzione è legittima.

Ancora una nota della sig.ra Antonella autrice della lettera al direttore

Non ho smesso di fare ricerche in merito e penso che questa storia non puo’ dirsi chiusa fin quando qualcuno non mi chiarira’ ogni dubbio. Guardi cosa ho trovato su Internet. Glielo invio in attesa di un Suo commento..” Per avere valore giuridico occorre che i Comuni emettano un’ordinanza che preveda il divieto motivato , l’estensione oraria di tale divieto e che la medesima ordinanza firmata dal Sindaco sia pubblicata sugli Albi Pretori dei singoli comuni. Se manca una sola di queste indicazioni l’ordinanza non e’ valida. Inoltre i cartelli che prevedono il divieto devono recare sul retro il numero dell’ordinanza comunale e la data di scadenza “.

Che ne dice, Direttore?

Pensi che su quella spiaggia non c’e’ nemmeno il cartello!!

Sindaco, si svegli!!