È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LETTERA APERTA AL SINDACO DI RAGUSA
20 Giu 2015 15:20
Signor Sindaco di Ragusa, Federico Piccitto
l’anno scolastico appena concluso ha registrato parecchie problematiche non ultima e forse la più grave la refezione scolastica.
Un servizio quest’ultimo che è stato più volte criticato al punto da costringere i genitori a dare un panino o far disertare la mensa ai propri figli e attraverso una raccolta di firme, a chiedere l’intervento di una figura di controllo, alla refezione scolastica.
Dopo svariate proroghe al fornitore del servizio ,arriva a fine anno scolastico il momento tanto atteso, la gara d’appalto e l’assegnazione dell’incarico ad una nuova ditta. Forse per far fronte alle spese di un capitolato maggiormente oneroso con delibera n°191 del 28 aprile la Giunta comunale, rivede i parametri del modello Isee delle famiglie in relazione alla refezione scolastica, aumentando a dismisura l’importo richiesto per l’acquisto dei 20 tagliandi per blocchetto.
Con le nuove tabelle il costo del servizio in alcuni casi triplica es: per una famiglia di reddito isee inferiore a 5000€ si passa dalle attuali 7€(per 20 tagliandi) alle future 20€. Nella fascia massima, dalle attuali 50€ alle future 80€ , per un semplice pasto aziendale,tutto questo sembra eccessivo.
Chi le scrive è Pierfrancesco Cilia ,genitore di una bambina e componente del consiglio di circolo della scuola “M.Ventre”.
Signor Sindaco Alla luce di quanto descritto, e tenuto conto dell’attuale situazione economica in cui riversano tante famiglie ragusane, si invita la S.V. a riesaminare i parametri di compartecipazione alle spese, da parte della sua amministrazione, e facendosi carico delle fasce più deboli.
Credo che con una azione partecipata tra istituzioni, operatori del settore, genitori, si possa raggiungere questo obiettivo, per rispondere anche agli obblighi che si è assunto con la collettività indossando la fascia tricolore.
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