Leonardo Di Caprio produce un film su Guglielmo Papaleo, il pugile rosolinese

La Appian Way Production di Leonardo Di Caprio produrrà un film su Guglielmo Papaleo, classe 1922, originario di Rosolini, campione mondiale di boxe pesi piuma dal 1942 al 1951. 241 gare disputate, 221 vinte per ko, 11 persi e uno pareggiato. E’ stata questa la sfolgorante carriera di “Willie Pep”, Guglielmo Papaleo: era alto appena 1.65 per 56 kg e nonostante tutto è riuscito ad entrare nella storia con l’appellativo di Will o’ the Wisp, l’inafferrabile, perchè sul ring “fluttuava”.

E’ una storia di immigrati che riescono ad entrare nella storia: come molte famiglie siciliane, è arrivato a Boscon nel 1906, partii da una cittadina allora povera per cercare una vita migliore.

Visse a Middletown, nel Connecticut, dove sposerà Maria Marchese, originaria di Melilli. Erano gli anni della grande depressione in America e la vita era dura, soprattutto per gli immigrati siciliani. Si iscrisse in palestra e dalla carriera dilettantistica in poco tempo passò a quella da professionista.

Il 20 novembre del 1942 a soli venti anni, Guglielmo Papaleo, ormai per tutti Willie Pep, diventa campione del mondo dei pesi piuma.

Dopo i grandi successi, e sei matrimoni naufragati, comincia l’inesorabile declino. Qualcuno dice che abusasse di alcol e stupefacenti, la passione per il gioco d’azzardo, le scommesse, i debiti. L’ex “picciriddu del Connecticud”, come lo chiamavano gli speaker di allora, aveva bisogno di soldi, per questo decise di tornare nuovamente sul ring disputando altre centotrenta gare.

A interpretare il ruolo di Pep nel film di DiCaprio, sarà l’attore statunitense James Madio che recita insieme a Keir Gilchrist, mentre Ron Livingston interpreterà del manager del pugile, Bob Kaplan.

Il film parlerà dunque dello spirito combattivo di Papaleo che ad ogni ricaduta ebbe la forza di rialzarsi sempre. Per questo gli sceneggiatori lo hanno ambientato nel 1965 quando Pep aveva 42 anni e ritornò a combattere dopo una pausa di sei anni.

Malato di Alzheimer, l’unico vero ko Guglielmo Papaleo lo riceverà dalla morte, sopraggiunta all’età di 84 anni, il 23 novembre del 2006 in un ospedale del Connecticut.

Fonte: Repubblica

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