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L’ARTE DEL MACHIAVELLO
26 Ott 2015 05:02
I dirigenti delle amministrazioni della Provincia di Ragusa sono carenti nell’arte del machiavello al contrario dei dirigenti delle altre Province che sono incomparabili nell’applicazione di questa ingegnosa tecnica con risultati eccellenti.
Veniamo al dunque, i Consorzi universitari di Trapani ed Agrigento hanno ricevuto un contributo straordinario , art.72 della l.n9/2015, ma le rispettive Provincie hanno mal sopportato di essere stati tagliati fuori da tali trasferimenti di tali somme , e allora cosa si va ad escogitare?
L’arte dell’astuzia.
L’ex Provincia di Agrigento, con il suo massimo rappresentante , aveva deliberato in un primo momento di recedere dal Consorzio universitario e in una successiva determina revocava il precedente provvedimento purché si verificasse lo stanziamento di somme a favore dell’ente provinciale.
Cosa si vanno a inventare e progettano: L’assessore Lo Bello stabilisce che il contributo straordinario assegnato dalla legge al Consorzio universitario , in realtà tale somma viene liquidata da parte della Ragioneria Generale della Regione Sicilia al Cupa “in nome e per conto del consorzio comunale di Agrigento (ex provincia regionale) a titolo di quota associativa dell’ex provincia”, D.D.G. n.7449 del 15.10.2015.
Tutto è permesso,la legge viene evasa.
Il libero consorzio comunale di Agrigento rientra a pieno titolo nel Cupa, e rientra anche la Camera di Commercio di Agrigento , nonostante un monito della Regione con una circolare, che in previsione dell’accorpamento o soppressione dell’ente camerale sarebbe stato un “obbligo annullare la partecipazione in altri enti”, ma il Presidente dell’ente camerale ribadisce che,” Rientrando la Provincia, anche noi della Camera di Commercio rientriamo, anche se non avremo la necessità di reperire i fondi perché la posta in bilancio è stata mantenuta pur non essendo più soci”.
Encomiabile impegno per salvaguardare la presenza universitaria , al contrario di ciò che succede nell’ex Provincia di Ragusa , dove tutti si disimpegnano a gran carriera , vedi l’ex provincia regionale di Ragusa, che non ha accettato o meglio ostacolato con i suoi commissari la partecipazione nell’ente consortile ragusano,difficoltà finanziarie, d’accordo , ma nessuna azione del genere è stata attuata , anzi azioni deleterie.
La Camera di Commercio di Ragusa non si è minimamente sognata di fare il suo ingresso nell’ente consortile ragusano, né figurarsi di immaginare di operare questi ingegnosi accantonamenti operati dalla consorella, siano essi leciti o illeciti, come nessuna associazione di categoria , né istituto di credito locale, tutti non hanno alcun interesse di salvaguardare la presenza universitaria nel territorio , lasciano tutto il peso economico ad altri , vedi il Comune di Ragusa.
A parole nei vari dibattiti sono tutti concordi che l’università è un bene da salvaguardare , ma che ci pensino gli altri.
Ancora , ritorniamo ad Agrigento ,con una determina del Commissario del 15 ottobre 2015 ribadisce,” che la partecipazione al Consorzio è subordinata alla previsione da parte della Regione entro il 30/11/2015 di un contributo straordinario al libero Consorzio finalizzato e non inferiore alla quota di partecipazione dell’ex Provincia , e che nel caso non si verificasse tale condizione sospensiva la partecipazione di questo Ente quale socio di maggioranza dovrà ritenersi cessata”.
Il libero Consorzio comunale di Agrigento ha ricevuto per il 2015 la somma di 800 mila euro , chiede un altro contributo straordinario per il 2016, altrimenti non farà parte del consorzio universitario, con machiavellico disegno costringe la Regione ad erogare un altro contributo.
Ovviamente, non c’è da aspettarsi lontanamente di qualcosa di simile da parte dei massimi rappresentanti dell’ex ente provinciale, né ripensamenti di altri enti , però tutti a parole vogliono la presenza universitaria a Ragusa , ma con i fondi di altri , o meglio tutto a carico della Regione , ma almeno che sappiano ingegnarsi a preparare azioni machiavelliche , se ne sono capaci .
Ma inutile aspettarsi azioni che escogitano un machiavello.
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