LA PROSPETTIVA EUROPEA PER LO SVILUPPO LOCALE

L’Europa, la progettazione per accedere ai fondi comunitari e le opportunità a livello locale saranno alcuni tra i temi al centro del confronto che si terrà venerdì 12 giugno 2015 nella Sala Cenobio dell’Antico Convento di Ragusa ibla a partire dalle ore 16.00.

L’appuntamento è promosso dalla Diocesi di Ragusa, dalla Fondazione “San Giovanni Battista” e dalla Scuola mediterranea di Enogastronomia “Nosco” e vedrà la partecipazione di istituzioni nazionali, regionali e locali.

“Il tema del nostro anno pastorale è la speranza – afferma S.E. Paolo Urso, Vescovo della diocesi di Ragusa – intesa come possibilità di vivere una vita piena di senso e all’interno della quale si possa sperimentare la possibilità di amare ed essere amati. In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo, c’è anche una speranza legata ad un lavoro giusto e ad investimenti capaci di valorizzare la nostra identità. La Chiesa non è indifferente alla mancanza di lavoro e il nostro compito è stimolare, unire nuove progettualità, appoggiare alleanze istituzionali, creare momenti di confronto per il bene comune”.

Tra i relatori saranno presenti l’onorevole Giovanni La Via, la senatrice Venerina Padua, l’onorevole Pippo Digiacomo, l’assessore regionale Cleo Li Calzi e il dirigente regionale Giuseppe Cicero. Sono previsti diversi esperti di programmazione e progettazione europea, ricercatori e dirigenti di spicco del settore agroalimentare.      

“Il nostro Ente – spiega Tonino Solarino, presidente della Fondazione San Giovanni Battista – in questi anni particolarmente difficili dal punto di vista socio-economico si è dato il compito di svolgere un ruolo di start up per nuove realtà, nonché di provare a progettare e ad attirare risorse nel nostro territorio. Oggi sono quaranta le persone che lavorano con noi  e sono circa venti quelli occupati in cooperative nate su impulso del nostro Ente. Anche la scuola “Nosco” e l’Antico Convento sono stati pensati in questa ottica. Il nostro vescovo Paolo Urso ci ha chiesto di mettere a disposizioni risorse, idee e patrimonio che la Chiesa ha ricevuto negli anni, per provare a creare lavoro. In questo momento drammatico di crisi economica per la Sicilia l’appuntamento con il fondi europei previsti per il 2014 e 2020 non può essere mancato. E’ necessaria una forte alleanza istituzionale tra tutti i soggetti responsabili, è necessario creare gruppi di progettazione all’altezza del compito ed è necessario, soprattutto saper attivare partenariati. Bisogna ragionare e lavorare insieme evitando di portare dentro le istituzioni il clima di liquidità velenosa e improduttiva che talvolta si registra a diversi livelli. In passato, infatti, la continuità istituzionale per grandi progetti come il porto di Pozzallo, il porto turistico di Marina di Ragusa, l’aeroporto di Comiso, così come l’alleanza tra le istituzioni, sia a livello verticale che orizzontale, ha permesso di realizzare occasioni di sviluppo significativi”.

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