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LA PROCESSIONE PER LE VIE DEL CENTRO STORICO DI RAGUSA HA CHIUSO IERI SERA I FESTEGGIAMENTI DELLA MADONNA DEL ROSARIO
12 Ott 2015 07:45
“Il progetto di Dio vuole che l’umanità sia una sola famiglia. Anche a Ragusa ci sono fratelli e sorelle che arrivano da tutto il mondo, costretti a vivere nella nostra città per i motivi più svariati. Questa circostanza, piuttosto che farci paura, deve darci il senso della grande pianificazione che il Padre nostro sta attuando e che riguarda ciascuno di noi”. Si sono concluse con questo significativo messaggio del parroco le celebrazioni in onore della Madonna del Rosario che anche ieri, così come è accaduto per tutto il novenario nella chiesa dell’Ecce Homo di Ragusa, hanno fatto registrare una notevole partecipazione di fedeli. Subito dopo la santa messa vespertina, ha preso il via la solenne processione guidata da padre Giovanni Bruno Battaglia, il parroco. Notevole, ancora una volta, il fervore che gli abitanti del quartiere del centro storico di Ragusa, e non solo, hanno manifestato nei confronti della Vergine, perpetuando quel filo indissolubile che lega tutti coloro che sono cresciuti nell’ambito del territorio parrocchiale, compresi quelli che si sono trasferiti in altre zone della città, alla chiesa dell’Ecce Homo. Il simulacro è stato trasportato dai portatori sul sagrato. E qui, dopo una pioggia colorata di strisce di carta e il volo di palloncini colorati a forma di corona del Rosario, è stato sistemato sul tradizionale carro per essere trasportato, come accade ogni anno, lungo l’itinerario che tocca le principali vie del quartiere e anche oltre. “Anche quest’anno – ha spiegato don Battaglia – la processione è stata contrassegnata dal fatto che abbiamo voluto toccare più che in passato le periferie del nostro territorio parrocchiale. Durante l’omelia ho fatto riferimento alla sapienza di Dio che ha preso dimora presso Maria sin dal momento dell’Annunciazione. E questo deve accadere in ciascuno di noi. Siamo tutti a chiamati ad accogliere la sapienza di Dio per farla splendere nella vita quotidiana, riscoprendo la nostra vocazione all’essere missionari”. Inoltre, don Battaglia si è soffermato sugli ultimi paragrafi dell’enciclica di Papa Francesco. “Nel Laudato Si’ – dice ancora – viene messa in evidenza la regalità e la maternità di Maria che si prende cura di ciascuno di noi, soprattutto dei sofferenti, e di San Giuseppe che collabora nella cura delle creature così come nella cura di Gesù. Il riferimento alla famiglia di Nazareth è stato fatto affinché possa essere da modello per ognuna delle nostre famiglie, un messaggio di particolare attualità nel contesto del sinodo dei vescovi tuttora in fase di celebrazione proprio sulla famiglia”. Ad animare la processione la presenza del corpo bandistico “Risveglio kamarinense” di Santa Croce Camerina diretta dal maestro Giuseppe Zisa. Dopo il trattenimento pirotecnico, il parroco e il comitato hanno dato appuntamento ai fedeli per i festeggiamenti del 2016. Prima, però, c’è stato tempo per il tradizionale e commovente “Saluto di congedo” alla Vergine Santissima da parte dei fedeli e dei portatori a conclusione del momento esterno. Un ringraziamento è stato rivolto alla Banca Agricola Popolare di Ragusa, all’impresa ecologica Busso Sebastiano, ai parrocchiani, ai negozianti e a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della festa. E’ stato altresì comunicato che dalle offerte ricevute sarà devoluta una somma in beneficenza.
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